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Cronaca Centro / Piazza del Popolo

Sciopero della scuola, centinaia di studenti in piazza a Latina

Protestano contro i tagli del Governo e i mancati investimenti di Provincia e Comune. "Stiamo male e vogliamo un futuro migliore; non scendiamo in piazza per perdere un giorno di scuola"

Sono scesi in piazza per gridare il loro malessere, per rivendicare i loro diritti. Si rivolgono alla politica, tutta, nazionale e locale. Centinaia di studenti si sono riuniti questa mattina in piazza del Popolo a Latina e, nonostante il maltempo, hanno sfilato per le vie del centro.

Ce l’hanno con l’attuale Governo che “non punta sulla scuola, che la vede non come una risorsa per il futuro, per formare la futura classe dirigente, ma come un conto da far tornare in bilancio”: “Non schiavi dei profitti, ma padroni dei diritti” recita uno degli striscioni. Ma ce l’hanno anche con le istituzioni locali, Provincia e Comune, ree di non investire nella scuola.

Gli studenti di alcuni degli istituti superiori di Latina – erano presenti gli alunni del Majorana, del Classico, di parte del Grassi, del Manzoni e dell’Artistico, gli altri istituti hanno partecipato alla manifestazione indetta dal Blocco Studentesco -  oggi hanno camminato a braccetto per far “capire che stanno male e che in queste condizioni non riescono a vivere” ci dice Luca Santangelo, alunno del liceo scientifico Majorana e coordinatore dell’Unione degli Studenti di Latina, associazione apartitica che ha organizzato la manifestazione (anche a livello nazionale).

Sciopero degli studenti a Latina

“Ce l’abbiamo con il Governo centrale ma anche con la Provincia che non ci dà i finanziamenti, che ci fa vivere all’interno di scuole fatiscenti e in spazi non adeguati– continua lo studente -. Per portare un solo esempio, noi al Majorana siamo in 1600 all’interno di una struttura che può contenere tra i 1200 e 1400 alunni”.

E poi, “ce l’abbiamo con il Comune che ci costringe ad un inadeguato trasporto pubblico, con autobus vecchi e linee che non passano e ci fanno arrivare tardi a scuola, a fronte di un biglietto il cui prezzo risulta troppo alto. E mi riferisco anche alla corse di Latina città, non solo a quelle extraurbane”.

E così per gridare e denunciare il loro malessere hanno scelto lo strumento della manifestazione: “Stiamo male e vogliamo un futuro migliore, se non sanno darcelo veniamo qui a prendercelo e non scendiamo in piazza per perdere un giorno di scuola”.

Intanto nello stesso giorno anche i docenti, i dirigenti e il personale Ata oggi sono scesi in piazza aderendo alla manifestazione indetta dalla Flc Cgil contro i tagli imposti dal governo.

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