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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Calcio violento: “In cinquanta incappucciati lanciavano fumogeni e bombe carta”

Le precisazioni dell’Asd Cori Montilepini dopo quanto accaduto domenica nel derby con l’Ad Gilianello Calcio. Il racconto

Non poteva non avere una eco quanto avvenuto domenica scorsa nel corso e soprattutto dopo il derby tra l’Asd Cori Montilepini e l’Ad Giulianello Calcio, tanto da far intervenire le due società. 

Episodi di violenza che nulla hanno a che fare con il calcio e con lo sport in generale. E proprio l’Asd Cori Montilepini, che ospitava la gara valida per il campionato di seconda categoria, ha voluto fare infatti delle precisazioni su quanto avvenuto attraverso un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook della società. “I nostri tifosi - si legge - sono esclusivamente i genitori dei bambini e non abbiamo tifoseria organizzata stile ultras; alla partita in questione i veri tifosi, di entrambe le compagini, sedevano accanto come dovrebbe essere scontato per ogni partita dilettantistica. Le forze dell’ordine erano state, come di prassi, avvisate con comunicazione al Commissariato di Cisterna. La stazione locale era per conoscenza stata avvisata della potenzialità del rischio”. 

Poi il racconto di quando accaduto. “Una mezz’ora prima dell’inizio della partita, sfilavano in corteo una cinquantina di persone incappucciate e con i volti coperti che con bandiere riconducibili alla società ospitata e intonando cori dal contenuto offensivo, bloccando il traffico limitrofo ed esplodendo bombe carta, arrivavano allo stadio disponendosi sulla tribuna opposta a quella degli altri spettatori. Al loro arrivo, e avendo subdorato il possibile epilogo, la società e alcuni genitori presenti provvedevano a telefonare insistentemente al 113 e al 112 vedendosi rimpallare da un ufficio all’altro senza risposta alla richiesta di intervento urgente. Per tutta la durata della partita il gruppo di ‘incappucciati’ - si legge ancora - esplodeva bombe carta e lanciava fumogeni in direzione delle panchine giungendo in alcuni casi a ridosso dei giocatori mettendoli in pericolo, senza che, peraltro, il giudice di gara provvedesse alla sospensione della partita”. Poi “alla fine del primo tempo una parte di questi ‘incappucciati’ lasciava lo stadio” e alla fine della partita, “al netto di quanto calcisticamente avvenuto in campo, i restanti ‘incappucciati’ muovevano una carica in direzione degli spogliatoi. Quattro genitori e un paio di spettatori coraggiosamente si frapponeva cercando di fermare la carica subendo in prima persona le percosse che hanno causato a uno dei genitori un taglio sulla testa, che ha necessitato tre punti di sutura, provocato dall’asta di plastica di una bandiera”. “All’ennesimo tentativo di chiamare le forze dell’ordine invocato a voce alta da molti presenti i tifosi (per così dire) del Giulianello si davano alla fuga” spiegano ancora dalla società; tanto che all’arrivo delle forze dell’ordine di loro non c’era più traccia, mentre l’uomo rimasto ferito è stato soccorso dai sanitari del 118 e poi portato in ospedale dove gli sono stati apposti tre punti di sutura. 

“Tutto quanto accaduto è documentato da foto e video messi a disposizione delle forze dell’ordine sopraggiunte. In considerazione di tutto quanto sopra descritto - aggiunge la società -, solidarizzando con la società Giulianello calcio per l’immagine lesiva che questo genere di tifo può causargli, ribadiamo la totale inesistenza di un tifo organizzato o meno del Cori Montilepini che negli articoli viene descritto come coopartecipante e ci riserviamo ogni azione giudiziaria a difesa della nostra reputazione e di quella dei nostri tesserati e sostenitori che possa derivare da un uso improprio dei mezzi di stampa che verranno diffidati dal rimuovere questi articoli mensonieri pubblicando con altrettanta scrupolosità la nostra lettera di smentita”.

Sull’episodio è intervenuta anche la società dell’Asd Giulianello Calcio che “prende le distanze dagli episodi antisportvi verificatisi in campo e fuori e si ritiene estranea a ogni iniziativa intrapresa dagli spettatori durante lo svolgimento dell'incontro. L'Asd Giulianello Calcio sin dalla sua fondazione si è sempre prefissata il compito di operare nel sociale e si è sempre schierata a favore della crescita dei giovani in un ambiente sano e pulito, lontana dall'idea della violenza e dei suprusi". “Non è la prima volta che la società si fa carico di multe per comportamenti antisportivi durante lo svolgimento degli incontri. Ribadendo ulteriormente l'assoluta estraneità ai fatti”, la società “profondamente dispiaciuta per gli accadimenti - conclude -, si rende sin d'ora attivamente disponibile per qualsiasi iniziativa venga intrapresa al fine del ripristino della pace e della tranquillità sportiva”. 
 

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