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Cronaca Santa Rita / Via Sant'Agostino

Scuola in rivolta, occupato il liceo Grassi: parlano gli studenti

"Protestiamo contro i tagli e la privatizzazione della scuola, contro il Ministro che non ci ascolta. Ecco perché la forma estrema dell'occupazione". Oggi tocca al Majorana, poi altri istituti

Gli studenti di Latina sono in rivolta. Protestano contro i tagli alla scuola, la privatizzazione e la mancanza di dialogo con il Ministero.

Ma questa volta hanno deciso di non scendere in piazza, ed esasperati da un silenzio inspiegabile hanno occupato i propri istituti. Il via è stato dato ieri dagli studenti del liceo scientifico Grassi, seguito a ruota oggi dal Majorana – stamattina gli alunni si sono riuniti in assemblea bianca e l'occuapazione è partita nel pomeriggio - e nelle prossime ore anche da altri istituti.

Dopo una prima notte filata abbastanza tranquilla – almeno in 200 hanno dormito nell’istituto - questa mattina gli studenti del liceo in via Sant’Agostino – circa 400 - sono tornati nelle loro aule, ma non per le lezioni tradizionali, quelle sono state sospese, ma per seguire e partecipare ad una serie di corsi che sono stati organizzati e che si svolgeranno fino a sabato quando si chiuderà l’occupazione.

“In questi giorni non staremo con le mani in mano, abbiamo organizzato attività che ci terranno impegnati nel corso dell’occupazione; faremo corsi di scacchi, di chitarra, di pianoforte, yoga e tanto altro” ci spiega Leon Genzano uno dei rappresentanti d’istituto.

Occupazione del liceo Grassi di Latina

Ma veniamo ai motivi che li hanno spinti ad occupare. “Abbiamo tre motivi per protestare e uno per la forma di protesta scelta. In primo luogo siamo contro il disegno di legge Aprea che prevede l’ingresso dei privati nella scuola pubblica, contro la spending review che prevede tagli alla scuola e all’istruzione ma senza toccare le spese belliche e politiche; e infine siamo contro la legge di stabilità”.

Perché occupare? Presto detto. “Siamo arrivati a questa forma di protesta così estrema perchè di fronte al silenzio del Ministero non ci stiamo. Abbiamo più volte mandato lettere e organizzato tavoli di trattative non per la cancellazione delle riforme ma per una loro modifica, ma non abbiamo mai ricevuto risposta e ai tavoli ci siamo sempre trovati da soli”.

E quella messa in piedi dai ragazzi del liceo Grassi è una vera e propria macchina organizzativa con chi è addetto al servizio d’ordine, chi ad occuparsi dei corsi e chi a tenere puliti bagni e aule. “Una cosa teniamo a precisare – continua Leon Genzano – riconsegneremo la scuola così come l’abbiamo presa: in ordine e pulita senza nemmeno un graffio all’edificio o ad altro”.

L’occupazione proseguirà fino a sabato mattina quando gli studenti si muoveranno verso il centro di Latina per la manifestazione che rientra nell’ambito della giornata internazionale degli studenti. “Ci incontreremo in piazza Dante e ci sposteremo verso i giardini; non parteciperemo alla manifestazione del Blocco Studentesco perché la nostra sarà una mobilitazione apartitica e lontana da qualsiasi bandiera; scendiamo in piazza solo per ricordare tutti gli studenti che hanno perso la vita mentre combattevano per i loro diritti”.

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