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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Formia

Senzatetto a Formia, blitz all’alba: aree sgomberate e bonificate

Operazione di polizia e vigili urbani; 15 i segnalati e 2 i denunciati. Il sindaco: "Lo sgombero risponde alla legittima domanda di sicurezza dei cittadini. Simili situazioni di degrado non possono essere tollerate"

Sgomberati gli stabili dimora dei senzatetto, bonifica e pulizia delle aree. Il blitz ad opera degli uomini del commissariato e della polizia municipale è scattata all’alba di oggi a Formia.

Presidiate le zone vicino la darsena La Quercia, l’ex discoteca Marina di Castellone e l’area portuale dietro le pescherie. Tutti i luoghi che da tempo ospitano i bivacchi di una folta comunità di nomadi senza dimora. Bottiglie, rifiuti, deiezioni umane è lo spettacolo che si è aperto davanti gli occhi di agenti e vigili questa mattina; una situazione di profondo degrado sociale e sanitario.

In totale sono state quindici le persone, tutti di nazionalità romena, fotosegnalate dopo essere state condotte in commissariato. Due di loro sono stati anche denunciati perché inottemperanti ad un precedente foglio di via emesso in quanto pregiudicati per reati contro il patrimonio. Le aree, trasformate in cloache a cielo aperto, sono state bonificate e ripulite.

L’operazione segue l’incontro che il sindaco Sandro Bartolomeo ha avuto nei giorni scorsi con il questore di Latina Alberto Intini, che aveva tra i suoi argomenti di discussione proprio quello dei senza fissa dimora.

“Le persone fermate oggi frequentano la Caritas di Formia che li veste e li nutre – spiegano dal Comune -. Ma non tutti vivono solo d’elemosina. Alcuni hanno precedenti per furto e rapina. Un paio erano gravati da foglio di via cui non hanno ottemperato”.

“Lo sgombero risponde alla legittima domanda di sicurezza avanzata dai cittadini – sostiene il sindaco Bartolomeo -. Simili situazioni di degrado non possono essere tollerate. Vigileremo per mantenere lo stato di ordine e decoro pubblico, senza mai dimenticare la dignità delle persone. Nelle scorse settimane, i Servizi Sociali e l’assessore Talamas hanno provveduto a censire le presenze, individuando identità, bisogni e criticità di ognuno. Ma il problema non può essere affrontato solo dal punto di vista sociale perché coinvolge altri ambiti che sono percepiti come prioritari dalla città.

Valuteremo le prossime iniziative per mantenere lo stato di ordine, sicurezza e igiene dei luoghi, avendo però ben presente che si tratta di comunitari e che quindi non possono essere soggetti a provvedimenti di allontanamento se non quando riconosciuti colpevoli di un reato. Il fenomeno – spiega – potrebbe quindi ripresentarsi. Abbiamo una sola strada: fronteggiarlo quando si presenza. Purtroppo, non è possibile agire in via definitiva”.

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