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Cronaca Sermoneta

Studenti in campo contro il cancro a Sermoneta: raccolti 3mila euro per la ricerca

Successo per il progetto “Cancro io ti boccio” nell'ambito della settimana della ricerca dell'Airc: vendute oltre 300 reticelle di arance

Per l’ottavo anno consecutivo gli studenti dell'Istituto Comprensivo Donna Lelia Caetani di Sermoneta si sono distinti nell'ambito della settimana della ricerca dell'Airc, Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro: sono state oltre 300 le reticelle di arance vendute per un incasso di circa 3mila euro che saranno devoluti alla ricerca contro il cancro.

Il progetto “Cancro io ti boccio” promosso dalla professoressa Giuseppina Cappelletti, ha coinvolto le quinte della scuola primaria di Pontenuovo, le seconde medie della scuola di Doganella e i cinquenni della scuola dell’infanzia, con l'obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura della salute e del benessere, alla scienza e al mondo della ricerca sul cancro. 

Nei giorni scorsi c’è stato anche un incontro con i ricercatori Airc Virginia Valentini e Agostino Bucalo, che con semplicità ed efficacia hanno affrontato un tema delicato, spiegando ai ragazzi le azioni promosse dall’Airc. E sono stati proprio gli studenti dei plessi di Pontenuovo e Doganella vendere le “arance della salute”: i bambini hanno utilizzato il denaro raccolto in queste settimane con i propri salvadanai per acquistare i preziosi agrumi. Il risultato è stato oltre ogni aspettativa.

“Grazie al lavoro del dirigente scolastico Giovanna Tufarelli, della professoressa Giuseppina Cappelletti e di tutti gli insegnanti; 'Cancro io ti boccio' è stata un’occasione per diffondere a scuola le conoscenze sugli stili di vita salutari e il significato della ricerca scientifica – spiegano il sindaco Giuseppina Giovannoli e l’assessore alla Pubblica istruzione Sonia Pecorilli –. Per rendere il cancro sempre più curabile serve l’aiuto di tutti: la scuola è un luogo privilegiato dove costruire questa consapevolezza, per rendere bambini e ragazzi a loro volta 'ambasciatori' presso le loro famiglie”.

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