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Cronaca

Settimana della preghiera, iniziative in carcere per favorire il dialogo con altre confessioni

Domani, 25 gennaio alle 11, sarà celebrata la preghiera ecumenica dal vescovo Mariano Crociata e dal padre valdese Emanuele Fiume, a cui parteciperanno i detenuti di confessione cattolica, ortodossa ed evangelica

Il carcere come occasione di dialogo. Nella casa circondariale di Latina si terranno alcune attività organizzate dalla diocesi per la Settimana della preghiera, dal 18 al 25 gennaio. Domani, 25 gennaio alle 11, sarà celebrata la preghiera ecumenica dal vescovo Mariano Crociata e dal padre valdese Emanuele Fiume, a cui parteciperanno i detenuti di confessione cattolica, ortodossa ed evangelica.

Mariangela Petricola, direttrice dell'Ufficio diocesano per il dialogo ecumenico e interreligioso, ha spiegato il senso di questa iniziativa: "È la prima volta che si offre la possibilità ai detenuti di vivere un momento di comunione fraterna attraverso una preghiera che richiama all’unità dei credenti in Cristo, che per loro assume un valore altamente simbolico di condivisione e solidarietà in un momento della vita che segna la propria fragilità e vulnerabilità. I cristiani si trovano a convivere con detenuti di numerose nazionalità e quindi anche di diverse religioni. La preghiera invita a saper trovare nell’altro ciò che unisce piuttosto di ciò che divide. Il carcere diventa così un importante laboratorio di dialogo".

La comunità del carcere di Latina, con il personale amministrativo, di vigilanza e gli stessi reclusi, rientra nei cammini pastorali indicati dal vescovo Crociata. Il 19 gennaio scorso invece, presso la chiesa dell'Immacolata a Latina, si è tenuto un altro incontro di preghiera ecumenica guidato dal vescovo Crociata, insieme al al sacerdote ortodosso Ciprian Agavrilloae e al pastore protestante Lothar Vogel. 

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