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Cronaca

Scacco alla banda dello spaccio, 4 arresti della finanza a Latina

Sgominata un'organizzazione dedita allo spaccio nel capoluogo di grandi quantità di cocaina e hashish. Eseguite anche perquisizioni domiciliari a danno degli acquirenti

Brillante operazione della guardia di finanza che dalle prime luci dell’alba ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti considerati responsabili di un giro di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo.

I 4 arresti e circa una dozzina di perquisizioni domiciliari sono il bilancio del blitz del nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle di Latina, supportati dai colleghi di Formia. 

Il gruppo dedito allo spaccio di droga, prevalentemente hashish e cocaina, era guidato da un 38enne incensurato del capoluogo che con i proventi dell’attività illecita conduceva una vita di lussi. Insieme a lui sono finiti in manette anche altre tre persone, ognuno delle quali assolveva ad una particolare funzione.

Il via alle indagini era stato dato nell’ottobre del 2011 quando a Borgo Faiti era stato fermato un 27enne trovato in possesso di 30 grammi di cocaina. Le successive attività investigative dirette dal sostituto procuratore presso il tribunale di Latina, Maria Eleonora Tortora, hanno poi permesso di delineare i contorni di un’organizzazione.

E, secondo la guardia di finanza era proprio grazie allo spaccio di cocaina e hashish che il 38enne si guadagnava le risorse finanziarie per condurre una vita lussuosa. “Il soggetto, infatti, che nulla risulta dichiarare al fisco, oltre alla disponibilità di tre nuove autovetture, è stato trovato in possesso di oltre 10 mila euro in contanti, una nutrita collezione di costosi sigari cubani, di vini pregiati custoditi in enormi celle frigorifere installate nell’appartamento di residenza, di una moltitudine di capi d’abbigliamento griffati e, addirittura, di vari rettili - tra cui un grosso pitone - (per i quali sono in corso ulteriori riscontri da parte del Nipaf del Corpo Forestale dello Stato tesi ad appurarne la legittima provenienza)” fanno sapere le fiamme gialle con un una nota.

“I serpenti erano tenuti in casa in grandi teche di vetro che, non si esclude, possano essere state utilizzate anche per l’occultamento dello stupefacente”.

Spaccio, 4 arresti della guardia di finanza

In base a quanto emerso dalle investigazioni, il 38enne aveva organizzato una vera e propria rete di spacciatori, abilmente istruiti, che venivano appositamente dotati di schede telefoniche intestate ad ignari cittadini di Latina ed acquistate attraverso l’utilizzo di documenti di riconoscimento contraffatti. Accortezza che veniva utilizzata anche nei confronti degli acquirenti che venivano dotati di cellulati e scheda, da usare unidirezionalmente per fissare gli appuntamenti in località concordate; solo allora, di persona, avvenivano gli ordinativi, le consegne ed i pagamenti.

“La scaltrezza dell’organizzatore dell’illecito traffico, al fine di eludere eventuali investigazioni a suo carico, lo aveva portato, inoltre, a ricorrere al noleggio di autovetture che cambiava continuamente, nonché all’ausilio di un complice che svolgeva l’attività di corriere espresso per una nota impresa di trasporto, con filiale anche a Latina - prosegue la nota -. Si avvaleva anche di altri complici che riciclavano i proventi dello spaccio versandoli su conti falsi”.

Le ordinanze emesse dal Gip del tribunale di Latina erano quindi indirizzate alla “mente” del gruppo, il 38enne che si occupava anche di recuperare telefonini e schede e di acquisire gli ordinativi presso i vari “clienti” attraverso un fidato collaboratore che percepiva uno “stipendio” mensile per l’illecita, e ad altri 3 soggetti.

In carcere sono finiti altri due latinensi, un trentasettenne (trovato in possesso di quasi trentamila euro in contanti) ed un quarantaseienne: il primo incaricato delle consegne di cocaina e della riscossione del denaro per conto dell’organizzatore, il quale lo stipendiava con la corresponsione mensile di circa 1.500 euro; il secondo gestiva l’attività di spaccio in città, principalmente di hashish. Agli arresti domiciliari, invece, il trentenne per procurarsi gratuitamente la cocaina per uso personale, aveva intrapreso, a sua volta, una parallela attività di spaccio.

Il sostituto procuratore Tortora ha disposto inoltre la perquisizione nei confronti dei maggiori acquirenti di stupefacenti e del deposito della ditta di trasporto ove risultavano lavorare due dei principali indagati.

Nei confronti del 38enne è scattato anche il sequestro delle disponibilità rinvenute sui conti correnti e di una cassetta di sicurezza; mentre i serpenti, tra cui l’enorme pitone lungo circa 6 metri, trovati nel corso della perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati ed affidati agli uomini del Nipaf del Corpo Forestale dello Stato per i successivi accertamenti circa la relativa provenienza.

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