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Cronaca

Maxiretata nel quartiere San Valentino: 11 arresti per spaccio a Cisterna

Il gruppo di pusher era guidato da quattro pregiudicati originari di Velletri: furono loro, nel novembre 2011, a lanciare una molotov contro l'automobile di un carabiniere

Un segnale forte alla criminalità di medio e piccolo calibro che opera sul territorio e che aveva provato ad intimidire le forze dell’ordine con un tentato attentato ai danni dell'automobile di un carabiniere. La reazione degli uomini dell’Arma è arrivata questa mattina all’alba, quando gli uomini del reparto territoriale di Aprilia, al termine delle indagini condotte dalla Procura di Latina, si sono presentati nel quartiere popolare di San Valentino a Cisterna per eseguire 11 ordinanze di custodia cautelare.

I carabinieri, ottenuti dal gip Matilde Campoli i provvedimenti d’arresto, hanno portato in carcere 4 persone ritenute al vertice delle operazioni di spaccio di droga che avvenivano nell’area di Cisterna. Altre sei persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari, mentre per un altro è stato predisposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

“L’indagine denominata “Bassotti” è partita tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 - ha spiegato durante una conferenza stampa il maggiore Andrea Mommo, che guida il reparto territoriale di Aprilia - ed è stata seguita dai sostituti procuratori Monsurrò e Monaco. Sono state eseguite 13.444 intercettazioni telefoniche che hanno permesso di accertare come venivano presi, pur con conversazioni in codice, gli accordi per la cessione della droga”. Gli appartenenti al gruppo criminale utilizzavano un’unica utenza telefonica - intestata a un incensurato - che si scambiavano per prendere accorti con clienti e fornitori.

La rete di spaccio di cocaina, hashish e marijuana contava su un vasto giro di rifornimenti di stupefacente, che arriva dal litorale romano (Nettuno, Anzio), da quello pontino (Formia, Fondi) e dalla provincia frusinate. Il sodalizio criminale poteva contare anche su un’organizzata attività di ronde: i familiari collaboravano per gli avvistamenti sospetti all’interno del territorio di spaccio. “Il quartiere San Valentino - ha affermato il maggiore Mommo sottolineando la difficoltà delle indagini portate avanti - è difficilmente penetrabile senza essere visti”. La droga veniva nascosta principalmente nei garage e mai all’interno delle abitazioni.

A finire in carcere, con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti in concorso, sono stati i fratelli G. Z., 32 anni e P. Z., 29 anni, oltre a F. I., 38 anni, e C. A., 49 anni, tutti nativi di Velletri ma residenti a Cisterna. Per i primi due del gruppo, ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore di un attentato fortunatamente non andato a buon fine il 25 novembre 2011 nei confronti di un carabiniere di Cisterna (tentarono di lanciare una bomba molotov contro l’auto del militare parcheggiata nei pressi della caserma), è scattata anche l’accusa di danneggiamento seguito da incendio e porto illegale in luogo pubblico di materiale esplodente.

Durante tutte le indagini, che hanno coinvolto il nucleo operativo e radiomobile diretto dal capitano Ivano Bigica e la stazione di Cisterna guidata dal maresciallo Giovanni Santoro, sono stati sequestrati 168 grammi di cocaina, 164 di marijuana, 171 di hashish e la somma di oltre 10.300 euro in contanti, provenienti dall’attività di spaccio.

Nel corso delle indagini, proprio il 14 febbraio scorso, i carabinieri eseguirono una serie di controlli a tappeto nel quartiere San Valentino.

 

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