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Cronaca Terracina

Terracina, speculazioni e dissesto: si ipotizza il danno erariale

Indagine della finanza. Si ipotizza un danno erariale di un milione di euro. Nel mirino l'ex responsabile del dipartimento finanziario del Comune; sanzioni per gli ex componenti della giunta

Nuova tegola per il Comune di Terracina. Dopo le notizie dei giorni scorsi sull’inchiesta che ha visto coinvolto l’ex responsabile del dipartimento finanziario del Comune (in cui è coinvolta anche la figlia), parte ora anche un altro filone di indagine, quello contabile voluto dalla Corte dei Conti.

La guardia di finanza, delegata dal vice procuratore generale della Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per il Lazio, Dottoressa Rosa Francaviglia, ipotizza, infatti, un danno erariale di circa un milione di euro, e prevede e sanzioni pesantissime per i componenti dell’ex giunta municipale di Terracina. 

Nel mirino delle fiamme gialle è finita la finanza derivata i cosiddetti contratti swap; e ancora una volta nell’indagine è coinvolto lo stesso dell’ex responsabile del dipartimento finanziario.

“In particolare – si legge in una nota della guardia di finanza -, nel 2006 il Comune di Terracina ha sottoscritto, nella persona dell’ex responsabile del dipartimento finanziario (implicato nei fatti che hanno dato luogo all’instaurazione di un procedimento penale per peculato ed altri reati) che ha personalmente condotto l’istruttoria amministrativa, un contratto derivato ad altissimo rischio in sostituzione di quelli già in essere, senza interessare l’Organo Consiliare del Comune, che in quanto organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, può autorizzare consapevolmente atti di spesa che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi. Come noto, i contratti derivati sono sofisticatissimi strumenti finanziari ad altissimo rischio a cui si ricorre per ripianare i debiti (alcune volte altissimi) degli enti territoriali”.

“Inoltre, nel 2005 – prosegue sempre la nota -, con deliberazione del Consiglio Comunale, l’ente locale ha proceduto alla ristrutturazione del debito con la Cassa Depositi e Prestiti mediante l’emissione di buoni obbligazionari comunali. Le entrate così ottenute, oltre ad essere destinate all’estinzione del debito, sono state impegnate per l’effettuazione di lavori pubblici a Terracina per circa 2.500.000 euro, di cui, però, solo 1.500.000 euro sono stati effettivamente utilizzati per quei fini. Il mancato utilizzo delle somme mutuate, ammontante a circa un milione di euro, ha determinato una ulteriore ipotesi di responsabilità a carico dell’ex funzionario, che nel complesso, dunque, risulta aver arrecato un danno erariale di circa 1.300.000 euro per le casse dell’ente”.

Per questo motivo “nella vicenda risultano responsabilità a titolo sanzionatorio, per gli anni dal 2007 al 2010, anche per gli ex componenti della giunta municipale, per la grave imprudenza con cui questi hanno approvato i rendiconti dal 2006 al 2009”.

In particolare, concludono le fiamme gialle “i proventi che i contratti di swap avevano generato, così come indicato nei rendiconti approvati, furono imputati ad entrate correnti per coprire spese correnti, violando il principio contenuto nell’art. 119 della Costituzione a mente del quale il ricorso all’indebitamento, consentito per le spese di investimento, è vietato per la copertura delle spese correnti”.

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