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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Stalking, il lavoro della polizia e l’importanza dell’”ammonimento”

La Questura traccia un bilancio delle attività svolte nella repressione dei reati di stalking; dall’utilizzo dell’ammonimento fino al controllo dei “reati sentinella”, dei referti dell’ospedale e dei rapporti con i centri antiviolenza

L'importanza dell'ammonimento e più in generale il lavoro della polizia nel contrastare i reati di stalking: è la stessa Questura di Latina a traviare un bilancio delle attività messe in campo per contrastare il dilagante fenomeno.

A partire dall’aprile del 2009, infatti, è stato legiferato il legislatore ha emanato norme a tutela dei soggetti più deboli della società, le vittime di stalking possono usufruire di una nuovo strumento che è quello dell’ammonimento.

L’AMMONIMENTO - Uno strumento che, come spiegano la Questura in una nota, “viene adottato dal Questore su richiesta della vittima e, oggi (con la nuova normativa) in modo ancora più incisivo, anche su segnalazione non anonima, nei confronti dello stalker, al quale viene intimato di interrompere le attività persecutorie se non vuole trovarsi di fronte a conseguenze più gravi.
Questo prezioso strumento ha in sé il vantaggio della speditezza della trattazione rispetto alle lungaggini di una denuncia penale che deve attendere i tempi del decorso processuale  ed è comunque sicuramente un deterrente in relazione al fatto che, se le condotte antigiuridiche proseguono, il reato diventa perseguibile d’ufficio e la denuncia è obbligatoria”.

Solo quest’anno in provincia di Latina sono stati irrogati 10 ammonimenti a fronte di varie richieste che sono state vagliate di cui,  per alcune, tenuto conto della gravità dei fatti narrati, si è proceduto ad interessare l’autorità giudiziaria, mentre per altre, per l’insussistenza delle motivazioni assunte non si è dato corso a nessun provvedimento, mentre sono 35 quelli irrogati dal questore di Latina da quantdo questo strumento è stato introdotto.

L’IDENTIKIT DELLO STALKER - L’identikit del soggetto ammonito può essere quella di un coniuge separato, un ex fidanzato, o convivente oppure un amico che non si accontenta di essere tale e pretende con petulanza, appostamenti e molestie, qualcosa di più. Non  mancano, anche se in forma residuale, molestie condominiali o tra confinati  per futili motivi .

VIOLENZA TRA LE MURA DOMESTICHE - “La Polizia di Stato - proseguono dalla Questura - è molto attenta al fenomeno della violenza domestica, che molto spesso non emerge come dovrebbe poiché le vittime, di sovente, cercano di celare la problematica all’interno del nucleo familiare nell’inutile tentativo di salvaguardarne la pace. Proprio per questo motivo il personale della Divisione Anticrimine, per attuare un monitoraggio del fenomeno, valuta con attenzione i cosiddetti “reati sentinella” (percosse, lesioni lievi) per i quali per poter procedere è necessaria la querela della vittima.

Il personale del posto fisso di polizia dell’ospedale S. Maria Goretti, con cautela e discrezione valuta tutti i certificati medici di donne che raggiungono l’ospedale per farsi medicare anche lievi ferite o abrasioni, o con ematomi solo superficiali. I certificati vengono così trasmessi alla Questura dove uno staff specializzato si fa carico di contattare queste donne per capire se dietro ad una semplice ferita si cela qualcosa di più profondo”.

Da qui l’importanza anche dell’interazione con i Centri Antiviolenza con cui si attiva uno scambio sinergico di collaborazioni che ha come finalità suprema l’assistenza e il sostegno delle vittime di violenza domestica.   

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