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Cronaca

Tachigrafo alterato, tir di un’azienda di Latina controllato a Belluno: due denunce

Deferiti il conducente del mezzo e il legale rappresentante della ditta; sequestrato il dispositivo di alterazione. I controlli della polizia stradale di Feltre

Un tir di proprietà di un’azienda di Latina è stato fermato e controllato nei giorni scorsi dalla polizia stradale in località Anzù di Feltre nella provincia di Belluno. Nel corso degli accertamenti al mezzo pesante, destinato al trasporto di rifiuti e condotto da un uomo di 51 anni, gli agenti della polizia stradale di Feltre hanno subito riscontrato delle anomalie in merito al corretto funzionamento del tachigrafo.

Dalle stampe dell’apparecchiatura digitale, infatti, è subito emerso che la stessa era stata alterata al fine, spiegano dalla polizia stradale, “di falsare le registrazioni” in merito a pause, riposi e ore di guida del conducente. Attraverso un software dedicato, è stato effettuato lo scarico dei dati del tachigrafo che ha confermato i sospetti degli agenti. Il tir è stato subito sottoposto a sequestro amministrativo e depositato nell’area della polstrada di Feltre per poi essere sottoposto a successivi accertamenti da parte di un tecnico preposto nella giornata successiva verificando l’intero impianto elettrico ed elettronico del mezzo. 

Il controllo, si legge in una nota della polizia stradale, ha fatto emergere che “i sigilli di sicurezza del tachigrafo erano stati rimossi e sostituiti con altri non regolamentari permettendo così l’alterazione del sensore che consentiva di falsare gli impulsi elettrici veicolati dal tachigrafo” stesso. Sul mezzo “era stato montato un circuito il quale, attraverso un semplice telecomando poteva a piacimento del conducente essere attivato o disattivato al fine di alterare le registrazioni dell’apparecchio tachigrafico escludendo i sistemi di sicurezza Abs ed il imitatore di velocità”. 

In questo modo potevano essere stravolti i dati stampati relativi ai tempi di guida e di riposo del conducente e di attività del mezzo, violando la normativa in materia di tutela dei lavoratori, finalizzata alla prevenzione degli infortuni e degli incidenti. 

Il conducente del mezzo è stato così denunciato per rimozione od omissione golosa di cautele contro infortuni sul lavoro in concorso con il legale rappresentante dell’azienda di autotrasporto; ad entrambi è stata contestata la violazione amministrativa dell’articolo su cronotachigrafo e limitatore di velocità che prevede una sanzione di 1736 euro, il ritiro della patente dell’autista da 15 giorni a tre mesi oltre al fermo amministrativo del mezzo per un mese. Il dispositivo di alterazione è stato invece sottoposto a sequestro penale.

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