Animali, salvate e liberate al Circeo tre tartarughe Caretta Caretta
L'operazione, interamente gestita dal Corpo forestale dello Stato, ha permesso di tutelare questa specie a rischio d'estinzione. I tre esemplari, feriti e a rischio sopravvivenza, recuperati a Terracina, Torvajanica e Ponza
Sono state liberate nelle acque trasparenti del Parco del Circeo i tre esemplari Caretta caretta, feriti e a rischio di sopravvivenza, recuperati sulle coste tirreniche e curate nell’istituto Anton Dohrn di Napoli.
“Dorothy”, una giovane Caretta caretta recuperata a Terracina e “Groviglio” tratto in salvo a Torvajanica, erano stati entrambi feriti da lunghi ami e pezzi di lenza, utilizzati per la pesca al tonno che avevano ingoiato, mentre “ÒMetro” arrivato a Napoli da Ponza, rischiava l’amputazione della pinna anteriore destra perché rimasta incastrata in un cordame plastico.
"Erano tutti e tre a rischio sopravvivenza ma oggi - spiega la Forestale - hanno recuperato la piena funzionalita' e sono pronti a tornare in mare. Operazione non semplice vista la mole dei tre esemplari".
Il Nucleo pronto intervento Forestale 'Tarta Lazio', rete regionale del Lazio per il recupero e rilascio a scopi scientifici, quindi, ha messo a disposizione la professionalità' acquisita negli anni ed i mezzi della squadra nautica per prendere i tre esemplari da Napoli e portarli al largo della costa davanti a San Felice del Circeo, per permettere loro di riprendere un'esistenza libera nel contesto naturale.
L’operazione, interamente gestita dal Corpo forestale dello Stato, ha permesso di tutelare questa specie a rischio d’estinzione consentendo la prosecuzione della loro esistenza nel mar Mediterraneo. Il rientro in mare delle tre tartarughe è stato anche l’occasione per restituire la libertà ad un fenicottero, che sarà introdotto nel lago di Fogliano, ambiente totalmente compatibile con le necessità di questa specie, caratterizzato da acque basse dove possono trovare cibo filtrando l’habitat lacustre.
