Ponza, un’estate “rigida”: dal 1 luglio arriva la tassa di sbarco
Bella stagione nel segno dell'austerità; provvedimento dell'amministrazione. Il sindaco Vigorelli ribadisce che si tratta di una tassa di scopo per dare sollievo alle casse comunali
Tempi duri per i turisti che, come ogni anno, quest’estate affolleranno le spiagge dell’isola di Ponza; quella che li aspetta sarà una bella stagione rigida e non per le temperature.
Dalla mezzanotte di ieri è in vigore la “tassa di sbarco” istituita dall’amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Piero Vigorelli. In sostanza i villeggianti che approdano sull’isola pontina dovranno pagare 1 euro e 50 centesimi.
Il primo cittadino, eletto durante le scorse amministrative di maggio, tiene a precisare che si tratta di una “tassa di scopo” che servirà a dare sollievo alle casse comunali e a valorizzare l'accessibilità al pubblico di molti segreti archeologici di Ponza oggi inaccessibili, tra "cisterne, necropoli e numerose aree di periodo romano".
Ma la novità dell’estate non è solo questa. Con una lettera che è stata affissa all’entrata dell’affollatissima spiaggia il Frontone, lo stesso Vigorelli ha invitato i bagnanti a portarsi cibo, bevande e ombrelloni da casa perché da ieri tutti i chioschi sono stati chiusi perché illegali.
Come afferma lo stesso sindaco, che in qualche modo si scusa anche per il disagio arrecato e ha informato cittadini e turisti di essersi attivato per trovare una soluzione, “molte delle attività turistiche presentano evidenti illegalità”.