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Cronaca Cisterna di Latina

Touch Down, ultimi interrogatori. Respinta la richiesta di revoca di misure cautelari

Sono stati ascoltati ieri dal Gip Giuseppe Cario Walter Dell'Accio, Guglielmo Sbandi e Mauro Di Stefano. Come rivelato dal Messaggero iscritta nel registro degli indagati anche il sindaco dimissionario di Cisterna Eleonora Della Penna

Ultimi interrogatori ieri per gli arrestati dell’operazione Touch Down. Davanti al Gip Giuseppe Cario sono comparsi Walter Dell’Accio, Guglielmo Sbandi e Mauro Di Stefano. Tutti e tre, ai domiciliari, hanno deciso di rispondere alle domande del magistrato e hanno integrato le proprie dichiarazioni producendo altra documentazione utile a chiarire le rispettive posizioni nell’ambito dell’indagine legata agli appalti pilotati al Comune di Cisterna.

Il giudice ha sciolto la riserva respingendo le richieste di revoca o sostituzione delle misure cautelari nei confronti di altri tre indagati: per Ianiri, Iacovacci e Colucci restano le misure cautelari emesse dal Gip. Sabato intanto si discuteranno le istanze presentate al Riesame dagli indagati.

 Come anticipato dall’edizione locale del Messaggero, nell’inchiesta risulta indagata anche il sindaco Eleonora Della Penna, dimessasi due giorni dopo l’operazione dei carabinieri che ha portato complessivamente a 19 arresti. Il caso contestato è quello relativo alla riapertura di un bando per l’affidamento di cinque incarichi di collaborazione professionale nell’Ufficio condoni edilizi del Comune di Cisterna. A luglio del 2014 il bando, già chiuso, viene riaperto per modificare alcuni requisiti per l’ammissione. Tra le nomine poi effettuate compare quella di Carmine Nocera, indagato e poi arrestato nell’ambito di un’inchiesta legata al clan dei Casalesi. Era proprio questo l’elemento su cui i carabinieri avevano cominciato ad indagare per poi scoprire il giro di tangenti legato agli appalti su diversi settori della pubblica amministrazione.

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