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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sezze

Trafficanti di uomini, stranieri sbarcati a Lampedusa: un arresto a Sezze

Insieme ad un ghanese e ad un ivoriano organizzava il trasporto in Italia di stranieri fatti arrivare sull'isola siciliana. Gli altri due fermati a Brescia e Catanzaro. I fatti nel marzo 2011

Facevano sbarcare a Lampedusa centinaia di stranieri provenienti dall’Africa e questa mattina all’alba sono stati arrestati dalla squadra mobile della Questura di Brescia su ordine dell’autorità giudiziaria di Agrigento, competente per il territorio.

Si tratta di tre uomini africani, un ghanese, un nigeriano ed un ivoriano, ritenuti i membri di un’organizzazione criminale dedita all’ingresso illegale di stranieri nel territorio italiano trasportati su grandi barconi e fatti sbarcare poi sull’isola siciliana.

Uno di loro, un nigeriano di 33 anni, è stato rintracciato a Sezze dalla polizia della città lombarda in collaborazione con la squadra mobile del capoluogo, mentre gli altri due sono stati ritrovati a Brescia e a Catanzaro.

Gli stranieri che si sono affidati all'organizzazione criminale per raggiungere l'Italia provengono soprattutto da Mali, Nigeria, Costa d'Avorio, Niger, Togo, Burkina Faso e Ghana; erano costretti a versare ingenti somme di denaro e a viaggiare per giorni in condizioni disumane, rischiando la vita.

A quanto si apprende le indagini condotte dalla polizia di Brescia in collaborazione con i colleghi di Latina, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, avrebbero consentito alla sezione criminalità organizzata della aquadra mobile lombarda di arrivare a sgominare la cellula “italiana” del gruppo criminale che operava in Libia.

Il via alle indagini era stato dato in seguito alle dichiarazioni di diversi cittadini africani ospitati, dopo lo sbarco sulle coste di Lampedusa, nelle strutture ricettive di alcune città italiane, tra cui il capoluogo pontino, come anche Verona, Venezia, Torino, Bologna, Pordenone, Piacenza, Pavia, Modena, Napoli, Caserta, Campobasso e Catanzaro.

Il 33enne, colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato infatti riconosciuto da  numerosi immigrati clandestini come uno degli scafisti che si è occupato dell’organizzazione e del trasporto in Italia di oltre 400 extracomunitari nel marzo del 2011.

L’arrestato, una volta giunto in Italia, era riuscito a farsi riconoscere lo status di rifugiato, ma le indagini svolte hanno, invece, consentito di accertare che era uno degli organizzatori del traffico di esseri umani.

Dopo essere finito in manette questa mattina per lui si sono aperte le porte del carcere di Latina dove è ora rinchiuso a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

 

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