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Cronaca Aprilia

Piante di marijuana tra i peschi e cani in condizioni precarie, arrestato

La scoperta della finanza di Aprilia in un terreno al confine della provincia; trenta piante alte oltre un metro erano coltivate nel campo mentre i 6 cani rinchiusi in box sporchi e improvvisati

Trenta piante coltivate nel pescheto e 6 cani – di cui uno deceduto – rinchiusi in condizioni precarie all’interno di box di fortuna. Questa la scoperta della guardia di finanza di Aprilia in un fondo agricolo nei pressi di Campoleone, al confine della provincia pontina.

A finire in manette, con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti, un 48enne agricoltore originario di Velletri ma residente a Lariano.

I fatti nella giornata di lunedì, quando le fiamme gialle incuriosite dall’atteggiamento sospetto dell’uomo che, dopo aver parcheggiato la sua vettura nei pressi di Campoleone aveva proseguito a piedi lungo una strada sterrata, lo hanno seguito giungendo fino ad un fondo agricolo caratterizzato da una strana coltura.

Ad ogni ramo di pesco, in modo da renderla confondibile, era affiancata una pianta di marijuana, per un totale di 30 dotate di un moderno sistema di irrigazione che, all’occorrenza, si attivava da solo.

Aprilia, piante di marijuana tra i peschi e cani nei box di fortuna

Le piantine erano così cresciute alte – almeno 2,40 metri – per un peso relativo di circa 35 chilogrammi, e alle domande dei finanzieri, l’uomo si è giustificato dicendo che si trattava di piante da the. Le analisi condotte sulla sostanza, dopo l’estrazione delle piante su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha evidenziato che dalle stesse potevano essere ricavate circa 10500 dosi per un ricavo di almeno 200mila euro.

Durante i successivi controlli gli uomini in divisa hanno rinvenuto in casa anche 4 fucili da caccia, posti sotto sequestro insieme alle relative cartucce.

L’ennesima scoperta è arrivata poi dalla presenza dei sei cani di taglia media – di cui uno deceduto – legati all’interno di box sporchi e improvvisati con dei pannelli e rete metallica, grandi poco più di 2 metri quadrati e sprovvisti di canalina di raccolta acque.

Sul posto si è reso necessario così anche l’intervento della guardia forestale e del veterinario della Asl per valutare le condizioni degli animali.

L’uomo è stato così ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria di Velletri.

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