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Cronaca

Dai profili Facebook legami sospetti con i killer di Berlino e Marsiglia: tunisino espulso

Due nuove espulsioni dal territorio nazionale, una delle quali ha riguardato un tunisino residente a Latina

Sono 59 le persone espulse dal territorio italiano dall'inizio del 2018 ad oggi. Le ultime due sono state accompagnate oggi alla frontiera perché ritenute pericolose e vicine agli ambienti dell'estremismo islamico. Si tratta di due cittadini tunisini, di 36 e 42 anni, il primo dei quali rintracciato a Latina, dove risiedeva da tempo.

L'uomo aveva aperto tre diversi profili Facebook, come fanno sapere dal Ministero dell'Interno con una nota, e proprio attraverso questi profili gli investigatori della Digos sono riusciti a risalire ai rapporti che l'uomo aveva con personaggi considerati vicini al terrorista Anis Amri, il killer autore dell'attacco al mercatino natalizio di Berlino del 2016 che era stato ospitato da alcuni connazionali a Campoverde. Il tunisino espulso aveva inoltre rapporti con Ahmed Hanachi, un altro connazionale che aveva avuto per un periodo la residenza ad Aprilia e che, a ottobre del 2017, uccise due giovani donne alla stazione di Marsiglia. 

Il 36enne, concosiuto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti di polizia, è stato monitorato nelle ultime settimane dagli agenti della Digos. Accertato il suo status di irregolare sul territorio nazionale, è stato fermato nei pressi della sua abitazione, in una via prospiciente il quartiere Nicolosi, ed accompagnato in Questura. Nel corso degli accertamenti l'uomo, avendo probabilmente intuito il rischio di essere espulso, ha strattonato gli agenti cercando di scappare; un tentativo di fuga reso vano dai poliziotti che lo hanno bloccato Per questo motivo per lui è scatatat anche la denuncia all'Autorità Giudiziaria per resistenza.

Accompagnato al C.P.R. di Torino, è stato successivamente rimpatriato in Tunisia; si tratta della seconda espulsione nel mese di giugno di soggetti rintracciati nel capoluogo, considerati pericolosi, perché vicini agli ambienti dell’estremismo e del terrorismo di matrice islamica. 

L'altro tunisino espulso è stato invece trovato in possesso di materiale che inneggia alla supremazia della religione islamica. Detenuto nel penitenziario di Sanremo per reati comuni, era inserito nel livello più alto adottato per i monitoraggi carcerari. Dal 2015 ad oggi il conteggio delle espulsioni sul territorio nazionale sale quindi a 296. 

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