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Cronaca

Centro Donna Lilith contro la violenza sulle donne, 56 vittime in 5 mesi

Dati allarmanti dall'inizio dell'anno. L'associazione pontina partecipa all'iniziativa di D.i.Re perchè la lotta alla violenza sulle donne diventi una priorità nell'agenda politica

Spingere le istituzioni locali e nazionali a rafforzare l’impegno a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne.

Questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’associazione “D.i.RE” (Donne in rete contro la violenza) e di tutti i 60 centri che vi fanno capo tra cui anche l’associazione Centro Donna Lilith di Latina.

La mobilitazione è stata promossa con l’intento di richiamare l'attenzione delle istituzioni nazionali e locali sulle dimensioni preoccupanti che sta assumendo il fenomeno della violenza alle donne.

"Dall'inizio dell'anno sono 56 le donne uccise solo perchè donne, e non si tratta di omicidi passionali o di raptus, l'uccisione della donna non è che l'ultimo atto di una serie di episodi di violenza fisica, psicologia, sessuale, economica. Noi li chiamiamo femminicidi" si legge in una nota dell’associazione Centro Donna Lilith.

Martedi 15 Maggio, l'Associazione Nazionale D.i.Re consegnerà al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un appello affinchè la lotta alla violenza di genere diventi una priorità della politica Italiana. Tutti i 60 Centri che fanno capo all'associazione D.i.Re faranno lo stesso con le istituzioni locali. Anche a Latina, l'Associazione Centro Donna Lilith consegnerà nella stessa data la lettera aperta al sindaco di Latina e al presidente dell'amministrazione provinciale e spedirà la stessa a tutti i comuni del territorio provinciale.

L’ASSOCIAZIONE “D.I.RE” –“ L’Associazione Nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, a cui aderiscono 60 Centri Antiviolenza e Case delle Donne su tutto il territorio italiano, richiama le istituzioni ad un atto di responsabilità politica nei confronti del fenomeno della violenza maschile sulle donne nel nostro Paese e chiede ancora una volta che la lotta alla violenza sulle donne sia una priorità strategica nell’agenda politica italiana”.

“D.i.Re – come fanno sapere dall’associazione con una nota -, i Centri Antiviolenza e le Case delle Donne, che in oltre vent’anni di attività hanno supportato migliaia di donne, aiutandole ad uscire dalla violenza e a conquistare la libertà, chiedono perciò con forza alle istituzioni nazionali e a quelle locali di rafforzare e sostenere con ogni mezzo le politiche necessarie alla prevenzione e alla lotta della violenza contro le donne.

Rafforzare si traduce in:

- non tagliare i fondi, non chiudere i Centri antiviolenza o cosa ancora peggiore lasciare che queste realtà - in molte città unici luoghi di rifugio e aiuto per le donne - vengano meno nel silenzio e nel disinteresse delle istituzioni;

- firmare la Convenzione Europea per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne passaggio nodale del percorso di armonizzazione delle leggi, delle politiche e delle strategie di intervento, sottoscritta da numerosi paesi europei con l’impegno di combattere la violenza di genere.

Solo così sarà possibile dare una risposta concreta all’orrore dei numeri, che ci raccontano una realtà dove la soppressione anche fisica della donna diventa mezzo abituale per chi non è in grado di affrontare la complessità della realtà”.

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