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Cucina

Un pontino tra gli aspiranti pasticceri dell’edizione 2018 di Bake Off Italia

Ce la farà Enzo Cesarano, pontino d’adozione, a entrare tra i 16 concorrenti che si contenderanno il titolo di miglior pasticcere amatoriale d’Italia?

Il 7 settembre parte una nuova edizione della trasmissione di Real Time Bake Off Italia, una competizione tra aspiranti pasticceri condotta da Benedetta Parodi, con una giuria di esperti composta dal severissimo re del cioccolato Ernst Knam, Clelia D’Onofrio curatrice per moltissime edizioni del celeberrimo libro di cucina Il Cucchiaio d’Argento e il pasticcere di successo internazionale Damiano Carrara.

Un’edizione di particolare interesse per gli abitanti di Latina e provincia perché a rappresentarli ci sarà Vincenzo Cesarano, per gli amici Enzo. Stabiese di origine si definisce ormai pontino d’adozione, è Ispettore della guardia di Finanza al comando generale di Roma, volontario della Croce Rossa, fa parte della compagnia teatrale amatoriale I Sognattori, è un amorevole papà e ha una fortissima passione per la cucina e per la pasticceria. Conciliando i mille impegni è inoltre curatore della rubrica di cucina Evasioni Gustose sul mensile interno alla Guardia di Finanza: Il Finanziere. Ha partecipato alla Prova del Cuoco, storica trasmissione RAI presentata da Antonella Clerici, nel 2015-2016 arrivando secondo alla finale.
 Selezionato tra ben 12mila aspiranti concorrenti, il 7 settembre entrerà nel “tendone più dolce della tv” è sarà tra i 32 che si contenderanno l’ingresso in trasmissione, solo 16 di loro proseguiranno il percorso per diventare migliore pasticcere amatoriale d’Italia.

Conosciamolo un po’ meglio:

La tua principale occupazione non è lo chef, come è nata questa passione? Hai seguito dei corsi o hai imparato sul campo facendo pratica?

Enzo Cesarano: ho sempre avuto e coltivato una grande passione per la cucina, che ho iniziato a mettere in pratica quando mi hanno assegnato a Cagliari come prima destinazione. Dividendo la casa con i colleghi dovevo cucinare per necessità, e così potevo sperimentare un po’. Ho fatto dei piccoli corsi monotematici, ma sono un autodidatta puro, per me è come una malattia: leggo libri, riviste, seguo i grandi maestri e sto sempre con il termometro in mano!

Come è nata l’idea di partecipare a Bake Off? Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Enzo Cesarano: l’idea di partecipare a Bake Off è venuta ai miei figli. Io cucino dolci soprattutto per loro: pancake, crepes, ciambellone con ricotta e gocce di cioccolato, dolci vari per la colazione. All’inizio non volevo andare, ma loro hanno insistito e allora mi sono iscritto nel dicembre scorso. Sono rimasto molto sorpreso quando mi hanno chiamato per il provino, ma mi sono impegnato e ho portato una crostata con base di marmellata di albicocche e pesche sciroppate, più un frangipane alle mandorle e amaretti. Il mio dolce aveva l’aspetto di una pastiera, scelta un po' scontata viste le mie origini, in realtà era tutto da scoprire... Poi c’è stata una parte orale con diverse domande sul perché volessi partecipare e altre riguardanti la pasticceria, le preparazioni di base.
Da questa esperienza mi aspetto principalmente di divertirmi e far divertire i miei figli che mi guarderanno da casa. Certo, se riuscirò ad andare avanti ne sarò contento, ma per me è stata già una vittoria stare tra i 32 concorrenti, entrare nel tendone e partecipare al supercasting in televisione, su circa 12mila aspiranti concorrenti che hanno fatto domanda di partecipare. Poi se riuscirò a rientrare tra i 16 concorrenti  sarà una vittoria piena.

Curiosando sulla tua pagina facebook (La Cucina con le "stellette"), si può vedere che tu non fai solo dolci, ma tantissimi piatti tradizionali e innovativi, ti trovi a tuo agio di più col dolce o col salato?

Enzo Cesarano: è vero, cucino anche salato, alla Prova del Cuoco per esempio non ho fatto dolci se non uno zuccotto in finale. Alla fine dipende molto dal momento, l’altro giorno tornavo in treno da lavoro e pensavo di fare due bei bucatini all’amatriciana! Voglio ritagliarmi un po’ di tempo per sperimentare magari quando torno dalla mia famiglia a Castellammare di Stabia.

In televisione impazzano i programmi dedicati alla cucina e al mondo della ristorazione. Cosa ne pensi del boom della cucina in televisione? Può essere un incentivo a coltivare una nuova passione o è solo la moda del momento?

Enzo Cesarano: penso che oggi il boom di questi programmi televisivi ha fatto sì che i ragazzi non sognino più di diventare calciatore o la velina del momento, ma vogliano diventare chef. O almeno questa è la percezione che ho avuto, i programmi di questo tipo sono talmente tanti che ti proiettano proprio in quel mondo, in alcuni si impara a dirigere una brigata, non solo a cucinare in maniera professionale. Per quanto mi riguarda, ho affrontato con entusiasmo l'esperienza televisiva con Antonella Clerici e ora mi appresto a vivere quella con Benedetta Parodi! Alla Prova del Cuoco è stata una esperienza bellissima, peccato dopo tante gare essere arrivato secondo, ma in Rai mi sono sentito coccolato. Cucinare accanto agli chef è stato stimolante perché mi hanno lasciato libero di ideare i piatti e realizzarli.

Sei stato presentato come uno dei papà di questa edizione di Bake Off Italia. Se i tuoi figli venissero da te e ti dicessero che da grandi vogliono fare i pasticceri o gli chef, quali consigli daresti loro?

Enzo Cesarano: avrebbero tutto il mio appoggio! Vedere i miei figli sposare la passione del papà sarebbe il massimo! Avendo un altro lavoro che amo molto, ho seguito questa passione da autodidatta, ma a loro consiglierei di frequentare una scuola per addetti ai lavori, perché per essere un professionista ti devi qualificare per bene, non ti puoi improvvisare. Cioè si può improvvisare quando lo si fa in maniera amatoriale e per passione, ma non ci si può improvvisare professionisti. Ogni lavoro va rispettato e va rispettato soprattutto il tempo che si dedica al proprio lavoro. Io posso dedicare alla cucina il 5% del mio tempo proprio perché è una passione, ma c’è chi lo fa da professionista le dedica anche il 95% del proprio tempo. Molti amici spesso mi chiedono spesso "perché non apri un ristorante o una pasticceria?", ma non è giusto che io vada a scavalcare chi ci dedica così tanto, io cucino per la mia famiglia, i miei amici e va bene così.

Insomma un concorrente dai mille interessi e dalla grande passione ed estrema serietà, che terrà alta la bandiera di Latina. Ce la farà a passare il primo turno e ad entrare tra i 16 concorrenti dell’edizione 2018 di Bake Off? Latina farà il tifo per lui, tutti davanti al televisore venerdì 7 settembre!

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