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Protesta camionisti, Coldiretti: “Se continua agricoltura in ginocchio”

Primi danni per le imprese per il blocco dei tir: problemi per gli acquirenti e per le aziende con perdite di opportunità commerciali. Coldiretti domani a Roma: regalerà i prodotti ai bisognosi

Primi danni per le imprese agricole a causa del blocco dei tir. Ad annunciarlo la Coldiretti che mette in luce i primi problemi generati in tutta la provincia dallo stop degli autotrasportatori.

“Gli agricoltori pontini sino ad oggi hanno perso 3 milioni per l’impossibilità di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori è sempre più difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano ed i prezzi che aumentano” questo l’allarme lanciato dalla federazione.

Duplice, quindi, l’obiettivo, denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi. “Stiamo monitorando la situazione e aziende ortofrutticole della nostra provincia, con le imprese del settore lattiero caseario e florivaviste, sono quelle che più delle altre stanno registrando danni notevoli” spiega il direttore della Coldiretti Saverio Viola.

L’allarme è alto come i rischi che vengono corsi dal comparto agricolo nel caso, che appare concreto, il blocco dei tir si prolungasse anche nei prossimi giorni. Con l’86% dei trasporti commerciali che avvengono sui strada, il problema è degli acquirenti che non vedono arrivare i prodotti sugli scaffali dei supermercati, ma anche delle aziende agricole perché ai ritardi e alla perdita di opportunità commerciali si aggiungono la distruzione e il deprezzamento che subiscono i prodotti deperibili come latte, carne, frutta e verdura. Lo stop delle forniture equivale a un danno di centinaia di migliaia di euro al giorno.

“È bene riflettere che il danno oltre al momento contingente può riverberarsi nel medio e lungo periodo, perché la grande distribuzione potrebbe sostituire il prodotto che non arriva dall’Italia con prodotto proveniente da Paesi diretti concorrenti dell’Italia, quali la Spagna e Israele e dall’est Europa – precisa Viola -. E’ indispensabile ricercare una soluzione negoziale che determini in tempi brevissimi il ripristino della normalità nei trasporti in provincia di Latina. La situazione economica generale, anche quella delle aziende agricole, è grave; ma solo ricorrendo al senso di responsabilità di tutti si possono trovare soluzioni che vadano nella direzione dell’equità sociale. La protesta degli autotrasportatori, se prolungata, potrebbe portare a un danno irreparabile per le aziende agricole pontine e sferrare un colpo mortale alle speranze di sopravvivenza di un settore che sta fondando sulla qualità e sulla affermazione del Made in Italy in Europa e nel mondo le sue chances di successo”.

Intanto la Coldiretti di Latina si è mobilitata e parteciperà alle manifestazioni che si terranno domani a Roma, a partire dalle ore 10.00.  Appuntamenti al  piazzale Flaminio presso la fermata metro A e a Ponte Lungo, (Alberone) presso la fermata della Metro A.

Nella circostanza alcuni rappresentanti della federazione e alcuni agricoltori regaleranno frutta e verdura agli anziani e alle persone in difficoltà. “Abbiamo deciso di regalare – spiega il presidente di Coldiretti Latina, Carlo Crocetti - a famiglie e pensionati, oggi in difficoltà, la frutta e la verdura bloccata a causa dello sciopero dei Tir nei campi e nei magazzini mentre gli scaffali sono vuoti ed i prezzi alti”

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