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Economia

Buoni postali, taglio retroattivo degli interessi: casi anche a Latina

Allarme di Confconsumatori: i possessori di buoni postali emessi nel 1983 hanno appreso che gli interessi sono inferiori rispetto alle somme riportate nel titolo, in virtù del decreto ministeriale del 13 giugno 1986

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Buoni del 1983: gli interessi agli stessi spettanti sono inferiori rispetto alle somme nel retro del titolo: "Non firmare la liberatoria"

Sono ormai numerose le segnalazioni, pervenute anche presso la nostra sede provinciale, di possessori di buoni postali, emessi nel 1983, che alla scadenza hanno appreso, presso gli uffici postali, che gli interessi agli stessi spettanti sono di gran lunga inferiori rispetto alle somme riportate nel retro del titolo, in virtù del decreto ministeriale del 13 giugno 1986 con il quale è stato deciso un taglio retroattivo dei tassi di interesse per una serie di buoni postali.

Secondo Confconsumatori la decurtazione degli interessi dei buoni postali provoca un grave ed ingente danno per un notevole numero di risparmiatori italiani. "Ci chiediamo se i possessori dei buoni siano mai stati avvertiti, prima della scadenza, degli effetti del decreto ministeriale del 13 giugno 1986. E, nel caso, in che modo?"

Ci troviamo, probabilmente, di fronte all'ennesimo caso di violazione degli obblighi di informazione ai danni dei consumatori. La semplice pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale non è, infatti, idonea a rendere edotto il risparmiatore della modifica dei tassi di interessi applicabili.

Confconsumatori segnala un'importante sentenza resa dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite la quale - pur riguardando non buoni ordinari ma buoni a termine, comunque soggetti alle decurtazioni di cui al decreto ministeriale del 13 giugno 1986 - ha sancito il principio che il contrasto tra il tasso di interesse apposto sul titolo e quello risultante dal decreto deve essere risolto dando la prevalenza al primo.

"Consigliamo ai risparmiatori - afferma l'avv. Franco Conte Presidente della Federazione Provinciale di Latina Confconsumatori - di non firmare la liberatoria che, al momento dell'incasso, Poste Italiane richiede al possessore del titolo. Qualora il consumatore decida di incassare il titolo al momento della scadenza, al fine di non precludersi eventuali azioni legali per la tutela dei propri diritti, è opportuno che precisi che le somme corrisposte sono accettate a mero titolo di acconto sulla maggior somma allo stesso spettante con riserva di agire, anche giudizialmente, per il recupero di quanto ulteriormente dovuto".

Per informazioni ed assistenza: Confconsumatori Sede Minturno Scauri (LT) via Appia n. 542

Tel e fax 0771.681022 cell. 349.5000314; e-mail: contefr@tiscali.it; orari sportello Lunedì e mercoledì ore 17-19

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