Midal, l’altro lato della medaglia: in protesta ex dipendenti di Gusto
In 30 sono scesi in piazza per raccontare la loro verità riguardo le trattative che hanno permesso di riaprire i diversi punti vendita sparsi su tutta la provincia
Non è tutt’oro quel che luccica. Mai detto è stato più veritiero come in questo caso. Da giorni sono scesi in piazza alcuni ex dipendenti dei supermercati Sidis del vecchio gruppo Midal.
Si proprio loro. A chiare lettere nei mesi scorsi era stato scritto del lieto fine della vertenza, della riapertura dei punti vendita e del riassorbimento dei dipendenti. Ma evidentemente non è proprio così.
E a raccontare la loro verità sono proprio questi 30 lavoratori delll'ex Gusto Sidis che a partire dai giorni scorsi sono scesi in piazza per gridare i loro diritti. Diversi sono i motivi che li hanno portati a non sottoscrivere i loro nuovi contratti e a presidiare, sabato scorso, lo spazio antistante di quello che fino a poco tempo fa era il loro posto di lavoro, proprio il supermercato nel centro commerciale Le Torri.
I lavoratori da stabili sono diventati precari – come si legge in una lettera aperta che hanno pubblicato anche nella loro pagina facebook -, a causa di contratti a termini privi di garanzia per il futuro; alcuni dei quali prevedono anche dei periodi di prova. Ma non è finito qui. I 30 ex dipendenti raccontano anche di come i lavoratori della logistica siano ancora a casa; e anche gli altri creditori Midal, al pari degli ex dipendenti che hanno rinunciato a riscuotere il Tfr in cambio della riassunzione, hanno poco da stare allegri.
E loro a tutto questo si sono opposti; hanno preferito rimanere senza lavoro ma difendere i loro diritti, contro quella che a loro avviso è stata un’operazione di salvataggio - della Midal - che non ha avuto un occhio di riguardo nei loro confronti.
“Nei fatti questa vicenda non ha visto in prima istanza, non solo l’accordo tra tutti i lavoratori, che presi in condizioni di necessità si sono divisi su quella che dovrebbe essere una condizione essenziale, e cioè il rispetto dei diritti acquisiti – si legge nella lettera aperta -, ma in seconda battuta un preoccupante silenzio anche sulla condizione di chi accettando nei fatti una condizione di minor tutela rischia, comunque di non veder garantiti i punti che l’accordo fatto al tavolo della concertazione aveva previsto”.
E dopo il sit in di sabato scorso, i 30 dipendenti ex Gusto hanno protestato di nuovo; questa mattina hanno presidiato piazza Buozzi davanti il tribunale, e questo pomeriggio, a partire dalle 17 si sposteranno nel parcheggio del centro Morbella a Latina.