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Dall’Africa Tropicale all’Agro Pontino: il cocomero, re dell’estate

Frutto dalle mille proprietà benefiche, il più dolce e colorato dell’estate, si presta a tantissime soluzioni in cucina e nella cosmesi. È tra le maggiori produzioni nell’Agro Pontino

Con l’arrivo dell’estate giunge sulle nostre tavole tanta frutta dolcissima e rinfrescante: il frutto estivo per eccellenza è il cocomero (dal latino cucumis: cetriolo), altrimenti detto anguria (dal greco angurion: cetriolo) nel nord Italia e mellone d’acqua nel sud.

Il cocomero si riconosce per la forma oblunga o rotonda e il suo interno di un intenso e allegro colore rosso, dovuto alla presenza del licopene, un antiossidante. Come molti già sapranno, è poverissimo di calorie, circa 20 ogni 100 gr, è molto dissetante dato che è composto di acqua per circa il 94% e ha ottime qualità depurative e diuretiche. È ricco di vitamine e sali minerali (vitamine A e C, vitamina PP, vitamina B2 e B1, sodio, potassio, ferro, fosforo, calcio), di zuccheri, soprattutto fruttosio, e in piccolissima percentuale anche di proteine, glucidi e fibre.

Conosciuto sin dall’antichità, sembra nascesse in natura nell’Africa tropicale e meridionale, anche gli Egizi ne andavano ghiotti, in Italia è arrivato in epoca cristiana.

Il cocomero è impiegato oltre che in cucina per macedonie, sorbetti, gelati, confetture, anche nella cosmesi per le sue grandi proprietà emollienti, è particolarmente adatto per idratare e donare freschezza alla pelle, addirittura le nostre nonne usavano strofinare la parte interna della scorza sul viso come maschera di bellezza.

Grazie alla sua ricchezza nutritiva protegge il fegato e le vie respiratorie, oltre ad alleviare il senso di stanchezza e la ritenzione idrica; dona subito senso di sazietà, è perciò particolarmente indicato durante le diete.  Alcuni studiosi affermano addirittura che, se mangiato in grandi quantità, potrebbe avere effetti simili a quelli del Viagra, per la presenza di un aminoacido vaso-dilatatore.

L’Agro Pontino, grazie alle temperature miti, ai terreni pianeggianti, alla grande disponibilità di acqua e alla conformazione del territorio prettamente sabbioso, è ottimamente predisposto alla coltivazione del cocomero, tanto da essere tra i maggiori produttori nazionali per la qualità e la quantità di frutti coltivati, che vengono esportati in tutta la penisola.

Non manca neanche una certa sperimentazione che, senza ricorrere a manipolazioni genetiche, ha prodotto cocomeri di forma quadrata, piramidale e il cosiddetto “cocomero giallo” o “coco-ananas” tipico del Giappone, che ha un particolare sapore che richiama l’ananas, il mango e il fico d’India e ha le stesse proprietà del cocomero classico, con l’aggiunta di betacarotene, una forma rotonda e dimensioni decisamente minori alla produzione classica dell’Agro Pontino.

Il frutto per tutta l’estate è celebrato in moltissime sagre e feste di paese della provincia pontina, la scorpacciata di cocomero è nel giorno di Ferragosto un must irrinunciabile e, come si è visto, molto salutare. 

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