Coronavirus, cassa integrazione in deroga: siglato accordo tra parti sociali e Regione Lazio
L'accordo prevede lo stanziamento di 144 milioni di euro. Il trattamento di integrazione salariale avrà durata massima di 9 settimane
Arrivano novità sul fronte economico per le imprese del Lazio. E' stato siglato in tarda notte l’accordo quadro tra Regione Lazio e parti sociali regionali che definisce i criteri e le somme di utilizzo della Cassa Integrazione in deroga, che ammontano a 144.450.440 euro. La diffusione del Covid-19 ha ridotto la capacità delle imprese di poter continuare a produrre e conservare la propria posizione sui mercati nazionali ed internazionali, una situazione che si riflette inevitabilmente sui redditi dei lavoratori. "E’ dunque prioritario - spiega la Cisl in una nota - che venga garantita adeguata copertura economica ai trattamenti di cassa in deroga nonché un celere pagamento delle relative indennità ed è necessario sollecitare una procedura nei confronti di Governo e Inps per un’erogazione in tempi certi delle risorse a beneficio delle imprese e dei lavoratori".
Il trattamento di integrazione salariale in deroga può essere concesso ai lavoratori subordinati con qualifica di operai, impiegati, quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori e i lavoratori somministrati che sono sospesi dal lavoro o sono effettuano prestazioni di lavoro a orario ridotto in conseguenza dell’emergenza da Covid -19. La durata massima è di 9 settimane, retroattivamente a far data dal 23 Febbraio 2020.
Le aziende che vogliono accedere alla Cassa integrazione in deroga devono inviare direttamente o tramite le associazioni datoriali la domanda di concessione comprensiva di accordo sindacale utilizzando il seguente indirizzo www.regione.lazio.it/cigs/web. L’accordo sindacale non è richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti, fatta salva una esaustiva informativa sulle dimensioni e condizioni aziendali alle organizzazioni sindacali. comparativamente più rappresentative. "Un ulteriore passo concreto - commenta il segretario provinciale della Cisl Roberto Cecere - che va nella direzione di accompagnare i lavoratori in questa triste emergenza, proprio in un periodo dove piccoli segni di ripresa economica cominciavano ad arrivare. Ma ora la priorità è la salute di tutti nessuno escluso, è pacifico però che senza una tempestiva copertura salariale l’emergenza si trasforma in tragedia. Sarà nostro dovere monitorare l’andamento operativo e finanziario di questo importante intervento fin dal primo di aprile. Ci domandiamo se l’Inps di Latina attualmente impattato dall’emergenza coronavirus, potrà essere tempestivo nel processare tutte le richieste”.