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Coronavirus, si va verso la chiusura anticipata dei supermercati nel Lazio

L'intesa tra i sindacati e la Regione pronta a firmare un'ordinanza: stop alla spesa h24, chiusura alle 19 fino al sabato e per la domenica orario dimezzato

Novità in arrivo per i supermercati della provincia di Latina e del Lazio che resteranno aperti durante l'emergenza coronavirus ma con alcune restrizioni. Dal lunedì al sabato l'apertura è prevista dalle 8:30 alle 19 mentre per la domenica chiusura anticipata alle 15, a meno di diverse disposizioni a livello nazionale che potrebbero decidere la serrata domenicale totale o alle 13. Queste le misure che potrebbero essere assunte fino al 3 aprile dalla Regione Lazio. Secondo quanto riporta RomaToday, infatti, la Regione sta per firmare un’ordinanza che va in tal senso e che dovrebbe entrare in vigore già da domani mercoledì 18 marzo. 

Un provvedimento chiesto a gran voce dai sindacati che avevano denunciato il rischio “collasso” del sistema della distribuzione sul territorio pur rimarcando l’importanza di garantire la continuità del servizio e le necessarie misure di protezione e sicurezza delle condizioni di lavoro dei circa 300mila addetti del settore nel Lazio. 

C’è stato ieri l’incontro in videoconferenza tra i delegati di Filcams-CGIL Roma Lazio, Fisascat-CISL Roma Capitale e Rieti e UilTucs Roma e Lazio con il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e l’Assessore Sviluppo economico, Commercio e attività produttive Paolo Orneli. “Ringrazio sindacati e associazioni per aver trovato una sintesi con la Regione con grande senso di responsabilità, ma anche le migliaia di imprese e di lavoratori che con coraggio e non pochi sacrifici tengono in piedi le nostre comunità in una situazione molto difficile” ha commentato Leodori. 

Scongiurato anche lo sciopero degli addetti ai supermercati proclamato dalle sigle sindacali e revocato dopo l’accordo raggiunto.  “La Regione – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil - ha affermato di voler accogliere e di condividere la nostra richiesta di riduzione dell’orario giornaliero di servizio/apertura, dichiarandosi disponibile ad intervenire anche in materia di lavoro domenicale e sollecitando le associazioni datoriali, sempre nell’ambito della revisione degli orari di apertura, ad attivare il servizio ‘ordina e ritira’ e ad implementare servizi di consegna gratuita della spesa a domicilio utili per la tutela delle categorie più fragili (anziani e persone immunodepresse che devono assolutamente evitare di uscire di casa, anche per la spesa) e per ridurre i flussi di clienti nelle strutture di vendita”. 

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