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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Crisi, estate nera per l’immobiliare: in calo compravendite e locazioni

Bilancio alla fine della bella stagione per la Fiaip che parla di una diminuzione del mercato su tutto il litorale pontino: "Presenze al -20%, prezzi in picchiata. Meglio dopo Ferragosto"

È stata un’estate della crisi quella appena vissuta dal mercato immobiliare pontino. I dati che vengono diffusi dalla Fiaip della provincia parlano, infatti, di un -15/-20% per quanto riguarda le locazioni turistiche su tutto il territorio. Dati che poi sono stati anche confermati dalle singole realtà dei litorali locali.

“La contrazione è stata notevole: ci aspettavamo un’estate difficile, è stata un’ecatombe – afferma Michelangelo Di Vito, agente immobiliare Fiaip di Sperlonga. Le locazioni concluse con successo - riferisce l’agente -, sono diminuite di un buon 15%, con punte anche del 20, così come abbiamo assistito ad una contrazione dei prezzi più o meno della stessa entità”.

“Per piazzare un appartamento affittato negli scorsi anni, in agosto, a 5.000 euro, si è dovuti scendere a volte sino a 3.600”. Al mese, ovviamente, anche se il mese non lo chiede quasi più nessuno: “Il mordi-e-fuggi ha imperversato – commenta l’agente - si è arrivati a lavorare per weekend”.

Ma non solo; il mercato per quasi tutta l’estate è stato sorretto praticamente dal turismo straniero con gli italiani – come era anche prevedibile con la crisi degli ultimi tempi – che sono praticamente mancati all’appello, mentre si è tornati ai classici boom del dopo-ferragosto.

“Se si avesse la possibilità di fare le vacanze anche a settembre e i bambini iniziassero la scuola ad ottobre, - interviene Anna Risi, titolare dell’Astra Immobiliare di Sabaudia - avremmo certamente il tutto esaurito”. Anche tra le dune del Parco, conferma l’agente, calo quantificabile nell’ordine del 20% e le richieste per una o al massimo tre settimane.

Male anche Terracina, come registra Salvatore Meneghello, delegato nazionale Fiaip settore turismo, il quale non manca di confermare come i segnali di più vivo interesse siano venuti anche per lui da oltre confine. “Persino nelle compravendite turistiche – mercato praticamente fermo in ambito nazionale – abbiamo avuto un forte interessamento da parte degli stranieri: oltre il 70% dei contatti avvenuti attraverso il web per il Circeo o Ponza ha interessato clienti russi (la maggioranza) piuttosto che inglesi o tedeschi”.

Italiani praticamente spariti. “Per le locazioni confermo il calo di un buon venti per cento, ma posso affermare che la differenza la faccia soprattutto la qualità:  offrire appartamenti di buon livello, climatizzati e a cinquanta metri dal mare difficilmente fa registrare un insuccesso. A soffrire, per non dire a restar ferme, sono state le seconde o terze scelte”.

Mentre Fondi non solo conferma, ma peggiora, il quadro tratteggiato nell’intera provincia pontina. Come riferisce Arcangelo Conte, titolare della Euroimmobiliare: meno venti per cento in numero di soggiorni sottoscritti, direttamente proporzionale anche la contrazione dei canoni richiesti.

Al presidente provinciale Santino Nardi il compito di tirare le somme: “Sicuramente quella che abbiamo vissuto è stata un’estate particolare, non solo per il caldo impressionante – dichiara il Presidente -, condizionata dal difficile momento finanziario e occupazionale che ha investito il nostro Paese. Prova ne sia che il turismo interno è stato quello che maggiormente ha determinato il calo di presenze. Più in generale, riguardo il mercato turistico e non – sottolinea Nardi - sono molteplici i fattori che stanno determinando il calo del numero delle compravendite e delle locazioni”.

Quello che più pesa, sostiene Nardi, “è l'attacco alla proprietà immobiliare che da ormai un anno viene portato da molti esponenti politici e da alcuni mezzi di informazione. Oggi il mercato offre molte opportunità che andrebbero colte: Fiaip chiede al Governo di non dimenticare che il settore immobiliare rappresenta il 20% del P.I.L. e che disincentivare il settore vuole dire gettare sulla strada centinaia di migliaia di lavoratori autonomi e dipendenti”.

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