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Economia Gaeta

Crisi, caso della Pozzi Ginori: interrogazione del Movimento 5 Stelle

Il deputato pontino Iannuzzi solleva l'attenzione sul caso dell'azienda di Gaeta sottolineando la necessità di un piano industriale condiviso, per risollevare le sorti del sito pontino, e la tutela dei lavoratori

Un piano industriale condiviso e tutela dei lavoratori. Questa la richiesta del deputato pontino del Movimeto 5 Stelle, Cristian Iannuzzi, che richiama l’attenzione sul caso della Pozzi Ginori di Gaeta ha presentato un’interrogazione ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro.

“La fabbrica della Pozzi Ginori SpA di Gaeta è nata nel 1735 - ricorda Iannuzzi -. Produce ceramiche e sanitari per il bagno ed è una delle aziende storiche del territorio del sud pontino. Ha sempre sviluppato una produzione mantenendo la tecnologia il più possibile all’avanguardia finché il calo delle commesse, dovuto alla crisi del settore, ha modificato la strategia industriale dell’azienda.

La Pozzi Ginori, invece di proseguire nel rinnovamento dei processi produttivi per aumentarne l’efficienza e salvaguardare l'occupazione, ha preferito ridurre i costi intervenendo sul lavoro ed i lavoratori. Si contorna così – prosegue il deputato pontino - un piano industriale finalizzato non al rilancio dell'azienda, ma ad un ridimensionamento della stessa, con gravi ricadute sul piano economico e sociale del territorio pontino, ed in particolare della città di Gaeta.

Già dal 2005 è arrivata la precarietà per gli operai della Pozzi Ginori con la riduzione dell’organico che, da un totale di 400 unità effettive a pieno regime, si è ridotto con l’inizio della cassa integrazione, a 200 unità, ed un rapporto tra operai e azienda che è andato nel tempo sempre più deteriorandosi. Ad aggravare la situazione c’è il sentore diffuso che l'azienda voglia trasferire la propria produzione in paesi esteri con un costo del processo produttivo inferiore”.

Da qui l’interrogazione parlamentare del MoVimento 5 Stelle, a prima firma Cristian Iannuzzi, ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro ai quali viene chiesto “quali misure urgenti intendano assumere per promuovere il dialogo con le parti sociali al fine di predisporre un piano industriale che salvaguardi il livello occupazionale dell'area industriale e quali provvedimenti intendano adottare per tutelare i dipendenti dal rischio di rimanere senza lavoro”. 

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