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Economia

Crisi dell'edilizia, mobilitazione sindacale il 15 novembre a Latina

Appuntamento alla rotonda di Borgo Piave, simbolo del cantiere dell'autostrada Roma-Latina. L'iniziativa promossa da Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil

"Noi non ci fermiamo - Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese". L'iniziativa è promossa da Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil delle province di Latina e Frosinone e si terrà in 100 città italiane. L'appuntamento nel Lazio è il 15 novembre, con tre iniziative regionali a Rieti (svincolo Miciliano) a Roma (Piazza SS. Apostoli) e Latina (rotonda Borgo Piave).

Nel capoluogo pontino in particolare verrà organizzato un presidio con volantinaggio alla rotatoria di Borgo Piave, che rappresenta il punto di partenza del cantiere dell'autostrada Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone. "Questa opera, indispensabile per il funzionamento logistico delle numerose aziende presenti nella provincia - spiegano le sigle sindacali - è stata sempre al centro della nostra azione. Tanto è vero che le associazioni sindacali attraverso una serie di mobilitazioni culminate il 22 Febbraio 2018 con gli “Stati generali dell’edilizia di Latina”, hanno raccolto presso la popolazione il consenso unanime per La Roma-Latina e mobilitato la società civile. Le province di Latina e Frosinone negli ultimi dieci anni hanno visto dimezzare il numero generale degli addetti nel settore edile, con una perdita di lavoro stabile e regolare che ha investito la sola provincia di Latina con circa 6000 lavoratori in meno, per Frosinone all'incirca 8000 lavoratori in meno. La cantierizzazione di questa opera porterebbe alla creazione di circa 3000 posti di lavoro dato che le costruzioni sono un moltiplicatore per l’economia in generale: ogni miliardo speso in edilizia genera 16000 posti di lavoro, 11000 in edilizia e 5000 nell’indotto ed una ricaduta economica in termini dei Pil di 2,3 miliardi nei settori direttamente collegati". 

"Non ci fermeremo alla sola autostrada - aggiungono - perché per noi tutti gli investimenti servono, dalla viabilità del sud pontino da Latina a Formia, alla Statale 156 “Monti Lepini” che è in totale degrado, alla “Formia-Cassino” ormai impraticabile e tra le strade con il più alto tasso di incidenti, il completamento della Frosinone-Avezzano. Riteniamo prioritarie ed urgenti la messa in sicurezza del territorio, l’edilizia scolastica ed ospedaliera (dato che il 70% dei siti pubblici non sono a norma antisismica), l’edilizia popolare e residenziale, tutto ciò che oggi qui nelle nostre provincie manca.

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