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Economia

Esportazioni, bene Latina: +11,7% nei primi tre mesi dell’anno

Trend positivo per l'export pontino; farmaceutico, chimico e metallifero, i settori trainanti. Prodotti diffusi nell'Unione Europea, in Asia settentrionale e America Settentrionale

Aumentano le esportazioni nel Lazio nel primo trimestre dell’anno rispetto allo scorso anno, e va bene anche l’export della provincia di Latina.

Sono stati diffusi, infatti, i dati del Centro studi di Unindustria sulle esportazioni che dipingono un quadro positivo della nostra regione, con la sola nota stonata della capitale.

Nel Lazio nei primi tre mesi del 2012 è stata registrata una crescita delle esportazioni del 2,9% ed un un incremento del 9,1% rispetto alla media nazionale, che pure risulta in aumento del 5,5% a confronto con il 2011.

Bene Latina che ha conosciuto un innalzamento del livello delle esportazioni dell’11,7% pari a ben 0,9 miliardi di euro. I settori trainanti sono come sempre quello farmaceutico, con ben il 63,9%, il chimico con il 10% e il metallifero con il 5,2%. Le mete principalmente raggiunte dai prodotti pontini sono l’Unione Europea con il 74,6%, l’Asia Orientale con l’8,9% e l’America Settentrionale con il 6,3%.

PAOLO MARINI, PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA LATINA - “Sono dati incoraggianti e anche in un certo senso previsti – così il presidente di Confindustria Latina Paolo Marini – vista la vocazione industriale del nostro territorio da sempre caratterizzata da un forte insediamento di multinazionali per ovvi motivi orientate all’export, soprattutto nel comparto del chimico-farmaceutico che attesta il distretto della provincia di Latina al secondo posto, in termini di importanza di fatturato e di indotto, nel panorama nazionale. Le eccellenze ci sono, ce le abbiamo, il nostro compito è trattenerle e attrarne di nuove”.

“L’aumento delle esportazioni – continua il Presidente – ci dice che i mercati internazionali sono, e devono esserlo in maniera sempre più strutturata, i nostri interlocutori privilegiati e imprescindibili se vogliamo uscire con dignità e in tempi utili dalla crisi. Noi oggi assistiamo ad un Paese che va a due velocità: gli imprenditori che rincorrono opportunità nei mercati, e come vediamo soprattutto esteri, con tutte le risorse che hanno, ed un impianto burocratico che rallenta e troppo spesso immobilizza, questa azione, a partire dal caso del recupero dei crediti IVA. Dobbiamo assolutamente trovare un nuovo equilibrio in questo senso.”

“Dispiace apprendere che la provincia di Roma va invece controtendenza – conclude Marini – perdendo addirittura il 3,6% di commesse internazionali, rinunciando quindi a più di due miliardi di euro. Le nostre aziende ce la stanno mettendo tutta per rinnovarsi in questa direzione, ma noi dobbiamo fare ogni sforzo per sostenerle con i mezzi che abbiamo e nei settori che ci competono perché, ognuno con il suo ruolo, siamo tutti attori della stessa scena.”

UNO SGUARDO AL RESTO DELLA REGIONE – Male Roma che nel primo trimestre dell’anno ha fatto registrare un calo dell’export del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Meglio tutte le altre province del Lazio: per Frosinone si rileva un aumento dei flussi in uscita del +7,9% e per  Rieti del 19,2%; boom a Viterbo che fa segnare un aumento del 30,7%.

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