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Economia Formia

Ex Enaoli, assemblea permanente dei lavoratori: si comincia a coltivare

La protesta dell’associazione "Diamo un calcio alla crisi" di Formia dopo mesi di attese: assemblea permanente sui terreni della Regione. Cecere (Femca Cisl): “Attendiamo da troppo tempo risposte che non arrivano per colpa della burocrazia

Dopo mesi di attese e ritardi hanno deciso di passare dalle parole ai fatti e hanno iniziato un’assemblea permanente all'interno dell'ex Enaoli di Formia, di proprietà della Regione Lazio.

Sono i componenti dell’associazione "Diamo un calcio alla crisi”, formata da lavoratori in mobilità e cassa integrazione del sud della provincia di Latina, in gran parte provenienti da aziende del settore del comparto tessile e della gomma plastica, che ieri mattina hanno dato il via a questa forma di protesta “dopo aver invano atteso, per mesi, una risposta dalle istituzioni regionali”.

Circa un anno fa, queste persone hanno individuato nell'ex Enaoli di Formia il sito adatto per attività legate all'agricoltura, alla bio agricoltura e per servizi collegati al territorio, considerando come l'area, nata negli anni cinquanta proprio come un progetto nazionale di sperimentazione agricola, non fosse mai decollata e, risultasse abbandonata da anni.

“Per questo - spiega la Femca che ripercorre le tappe più importanti di questo progetto - l’associazione si è rivolta a qualificati agronomi che hanno stilato un approfondito progetto in grado di  trasformare una superficie di dieci ettari, oggi in preda al degrado e al vandalismo più sfrenati, in un luogo di produzione agricola. Un posto dove, oltre allo sviluppo di colture storiche per il territorio, quali frutta, olive, ortaggi, si  possa lavorare anche in nuovi campi legati alla cosmesi  e farmacopea, come la coltivazione dell'aloe vera o l'allevamento delle lumache per le quali, numerosi studi scientifici hanno dimostrato le proprietà rigenerative ed antiossidanti della loro bava.

A queste attività, si vorrebbe affiancare anche quelle di una Fattoria Didattica, rivolta alle scolaresche, con dimostrazioni pratiche sul campo attraverso coltivazioni orticole, apicoltura, allevamento di animali da cortile. Nel corso di questi mesi ci sono stati diversi incontri con gli assessorati all'agricoltura ed al lavoro della regione Lazio, ma oltre a grandi apprezzamenti per l'iniziativa, nessuno ha preso in considerazione il progetto”.

Oggi i lavoratori, stanchi di questo disinteresse, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti ed iniziato una assemblea permanente all'interno dell'area dell'ex Enaoli con l'intento dichiarato di cominciare a coltivarne alcuni appezzamenti di terreno. “Un modo anche per portare all'attenzione della politica e dell'opinione pubblica il grave ritardo della Regione sull'iniziativa che queste persone vogliono portare avanti”.

“Come sindacato siamo vicini a queste persone che sono alla ricerca di un lavoro in un territorio, come quello del sud Pontino, attanagliato da una crisi che sembra non avere termine - commenta Roberto Cecere segretario generale della Femca Cisl di Latina -. Conosciamo i buoni propositi delle Regione Lazio nel campo del lavoro, attraverso bandi ed iniziative di vario genere, ma i suoi tempi burocratici ed organizzativi,  sono lontani dalla realtà quotidiana di questi lavoratori, impegnati nella lotta quotidiana per far quadrare il magro bilancio famigliare. Come Cisl riteniamo che il nostro compito, non sia solo quello di difendere i posti di lavoro esistenti, ma anche di  contribuire a crearne di nuovi e, in questo caso, abbiamo sostenuto con convinzione queste donne e uomini decisi a rimettersi in gioco, che chiedono alle istituzioni, non assistenzialismo, ma un intervento concreto su di un piano di sviluppo più che mai attuabile ed innovativo".
 

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