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Economia

Freddo fuori stagione, danni all’agricoltura. Chiesto lo stato di calamità naturale

L'allarme dell'Aspal: il danno alle colture ammonta ad oltre 10 milioni tra Roma e Latina. il Comune di Cisterna, così come il Movimento Articolo Uno, hanno inviato alla Regione la richiesta per il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri dello stato di calamità naturale

Sono ingenti i danni arrecati all’agricoltura pontina e del Lazio dalla straordinaria ondata di maltempo dei giorni scorsi. 

“Non c’è proprio pace per gli agricoltori” ha commentato il direttivo dell’Aspal Lazio, nel trarre un bilancio della situazione dopo che nei giorni tra il 17 e il 21 aprile il territorio pontino e regionale è stato registarto un ritorno del freddo decisamente fuori stagione, con conseguente sbalzo delle temperature, che ha causato ingenti danni ai germogli appena sbocciati della vite e del kiwi, oltre che a tutte le colture orticole.

Il consiglio direttivo dell’Aspal Lazio, da una prima stima, fa sapere che il danno ammonta ad oltre dieci milioni di euro, nelle sole province di Roma e di Latina.

“Quest’ultimo danno alle colture del nostro territorio – ha commentato il presidente Stefano Giammatteo -, sommato ai danni passati, causati dal gelo nel gennaio scorso, oltre al solito e continuo crollo dei prezzi alla produzione, mettono i nostri agricoltori, di fronte ad una situazione di estremo disagio economico, senza precedenti. Per questo motivo – conclude - la nostra associazione farà di tutto per sensibilizzare le istituzioni ad ogni livello, con la speranza che almeno di fronte a questi disastri ambientali, la politica italiana in generale, la smetta di fregarsene e trovi immediatamente delle risorse. Bisogna far fronte a questa gravissima situazione che rischia di dare il colpo di grazia agli operatori di questo settore, ormai sempre più abbandonati al loro destino, nonostante tutto l’agricoltura rappresenti da sempre il settore primario di tutta la catena agro-alimentare”. 

IL CASO DI CISTERNA - Per far fronte all’emergenza, e ai danni causati dal gelo alle piantagioni di kiwi e ad alcuni vigneti nella zona di Cisterna, l’Amministrazione comunale ha convocato per le 12 di giovedì 27 aprile una riunione con i rappresentanti di categoria. All’incontro sono stati invitati i rappresentanti provinciali di Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori.

Allo stesso tempo, il sindaco Eleonora Della Penna e l’assessore alle Politiche Agricole Claudio Chinati, hanno inviato alla Regione Lazio la richiesta di attivazione della procedure per il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri dello Stato di calamità naturale.

Nello specifico, l’amministrazione comunale cisternese chiede al Settore Regionale Decentrato di Latina di “raccogliere e canalizzare le denunce delle singole aziende al fine di verificare nei territori l’effettiva consistenza dei danni”. Inoltre, si chiede l’istituzione di un tavolo di crisi territoriale che veda coinvolti l’assessorato regionale, il settore decentrato, gli enti locali maggiormente interessati, le organizzazioni agricole e i rappresentanti dei produttori. In ultimo, l’amministrazione comunale chiede l’avvio della procedura prevista dalla normativa al fine di far scattare le agevolazioni e i rimborsi del caso. “Recependo immediatamente le istanze dei tanti produttori locali messi in grave difficoltà dagli inconsueti eventi climatici dei giorni scorsi – spiega l’assessore alle Politiche agricole, Claudio Chinatti – l’amministrazione comunale si è attivata per trovare la migliore forma di intervento a sostegno di un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio”.

MOVIMENTO ARTICOLO UNO - Anche il Movimento Articolo Uno ha inviato la richiesta alla Regione Lazio per il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri dello stato di calamità naturale.

“L'area nord della provincia di Latina è stata colpita nei giorni 19/21 aprile u.s. da una imprevista  ed innaturale ondata di gelo - si legge - che ha arrecato serissimi danni alle colture agricole in piena germogliazione”. “Nei comuni di Cisterna di Latina, Aprilia, Latina, Sermoneta,Cori e i limitrofi di Velletri e Lanuvio si sono verificati danni calcolabili in alcuni casi fino alla compromissione del 50% del futuro prodotto. Sia per la varietà gialla che per quella verde. La produzione di Kiwi rappresenta oramai una voce decisiva per il Pil agricolo della Regione, raggiungendo oltre 300 milioni di euro. Un  danno di questa portata rischia di  compromettere le sorti di centinaia di aziende,con ripercussioni di tipo occupazionale,economico e sociali”. 

Danni, come si legge ancora che hanno interessato anche “agricoltori nell'area della campagna Setina e Privernate”, mentre “occorre fare una verifica nei vigneti della fascia Pedemontana per verificare i danni subiti”. Per questo viene chiesto di “attivare il Settore Regionale Decentrato di Latina al fine di verificare nei territori la effettiva consistenza dei danni, raccogliere e canalizzare le denunce delle  singole aziende, dare indicazioni operative”, attivare “la procedura presso il Consiglio dei Ministri  prevista dalla normativa sopra richiamata al fine di far scattare le agevolazioni e i rimborsi previsti”.

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