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Economia

Garanzia Giovani, Regione: “Task force per i ritardi nei pagamenti”

La Regione Lazio corre ai ripari dopo i problemi riscontrati nel programma rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano. Assessore Valente: "Istituiremo task force per i pagamenti delle indennità dei tirocini"

Una task force per i pagamenti delle indennità dei tirocini”: cerca di correre subito ai ripari la Regione Lazio in seguito ai problemi riscontrati nell’ambito del programma comunitario promosso dalla Regione e rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano, "Garanzia Giovani". Difficoltà e problemi che nei giorni scorsi erano stati denunciati anche dalla il di Latina.

“Ricevo in questi giorni molte mail da parte dei giovani che lamentano ritardi nei pagamenti delle indennità dei tirocini - ha spiegato in una nota l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente -. Non c'è dubbio che le procedure amministrative e le regole di gestione e controllo richieste dal programma comunitario Garanzia Giovani possono determinare dei rallentamenti, tanto più in presenza di numeri di adesione così importanti come quelli registrati sulla misura del tirocinio che ha raggiunto la quota di 7mila attivazioni.

Tuttavia, la dimensione che sembra stia assumendo il fenomeno impone interventi urgenti. Per questo motivo ho attivato una istruttoria interna e deciso di istituire una task force che, entro la fine del mese di giugno, velocizzerà quanto più possibile le procedure per far sì che l’Inps possa procedere ai pagamenti delle indennità che ad oggi risultano non pagate. Inoltre, molti giovani segnalano difficoltà nella compilazione della modulistica e centinaia di pratiche ci arrivano incomplete, contribuendo al rallentamento dell'iter di pagamento. Per questo invitiamo i giovani a scrivere alla mail segreteria.lavoro@regione.lazio.it in caso di difficoltà e stiamo inoltre verificando la possibilità che siano i soggetti promotori stessi ad aiutare i ragazzi nella compilazione della documentazione”.

“Sotto questo profilo, ben venga il contributo di tutti gli attori coinvolti, comprese le organizzazioni sindacali, ad un’opera di corretta informazione sulle procedure. I ragazzi hanno il diritto di vedersi riconosciute le indennità spettanti e in tempi congrui, il nostro compito è quello di attivare tutti gli sforzi possibili, nell’ambito delle stringenti regole che la gestione dei fondi comunitari impone, per assicurare il loro diritto.

Consideriamo il tirocinio uno strumento utile per entrare in contatto con il mercato del lavoro e acquisire competenze necessarie ad un vero inserimento lavorativo, per questo motivo – conclude Valente - abbiamo investito con convinzione sulla misura, per agevolare i giovani privi di significative esperienza lavorative. Ma occorre sempre fare attenzione ad eventuali abusi e usi distorti. Anche su questo versante ci siamo attivati e, grazie ad un accordo sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, abbiamo previsto la possibilità di attivare più rapidamente i servizi ispettivi a seguito di eventuali segnalazioni di anomalie. Dopo anni di crisi i cui effetti sono ancora evidenti, noi stiamo cercando di far ripartire l’occupazione con tutti gli strumenti che la legislazione ci consente, garantendo, anzitutto ai giovani, maggiori opportunità di inserimento lavorativo.

Faremo la nostra parte fino in fondo anche per correggere eventuali distorsioni che potranno verificarsi in questo complicato periodo di transizione che auspichiamo conduca ad una ripresa strutturale dell’occupazione”.

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