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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Imu agricola: Comuni di Cori, Priverno e Sezze a tutela dei cittadini

Il sindaco di Cori ha incontrato i cittadino; decisa la sospensione del pagamento fino al 25 marzo; proroga anche da parte del Comune di Priverno così come da quello di Sezze che ha stabilito la Disapplicazione di sanzioni e interessi

Si è tenuto ieri mattina in piazza Signina l’incontro che il sindaco di Cori ha voluto con i cittadini per chiarire la “complessa e paradossale” vicenda dell'Imu agricola, che ormai dallo scorso novembre sta mobilitando i centri rurali italiani. Tanti i piccoli proprietari di terra che hanno partecipato all'iniziativa, a conferma di quanto la questione sia sentita anche a Cori, riclassificato come Comune parzialmente montano in base ai criticabili indici Istat di territorialità montana.  

“Martedì 10 Febbraio scadrà il termine ultimo per il pagamento dell'Imu agricola, acconto e saldo 2014, a meno che il Governo non faccia marcia indietro entro il 25 marzo 2015, data in cui il Parlamento dovrebbe convertire in legge il decreto legge - spiegano dal Comune di Cori -. L'alternativa sarebbe che il Tribunale Amministrativo Regionale bloccasse il provvedimento; in tal senso è attesa la pronuncia del Tar del Lazio fissata per il 18 febbraio. Di fronte a questa situazione così magmatica, l'amministrazione comunale ha sospeso il versamento dell'imposta fino al 25 marzo, annullando sanzioni ed interessi a carico dei contribuenti, che però alla fine, in mancanza di novità, dovranno ottemperare agli obblighi di legge”.

Il sindaco di Cori Tommaso Conti durante l’incontro di ieri ha rassicurato che il Comune fino al 25 marzo continuerà a seguire tutte le vie politiche ed istituzionali che possano evitare o limitare il pagamento: è già in programma una riunione con gli oltre 200 soci della Cincinnato e le associazioni agricole. Nell'ambito della legalità verrà fatto il possibile per non dover applicare la tassa o limarne gli effetti sociali fortemente sperequati e il pesante impatto economico sull'economia rurale del paese. 

Il metodo Istat non è realistico e crea disparità tra Comuni di fasce diverse ma con le medesime caratteristiche - proseguono dal Comune -. Il tributo è iniquo perché colpisce esclusivamente chi non trae redditi dal piccolo appezzamento di terra coltivato prevalentemente per l'autoconsumo, oppure ne trae talmente poco che verrà completamente eroso dall'Imu. Il risultato finale sarà la svendita o l'abbandono dei terreni gravati, che porrà definitivamente fine alla secolare trasmissione familiare della terra, processo che ha contribuito in maniera significativa alla sopravvivenza dell'agricoltura locale e al sostentamento delle famiglie più svantaggiate, oltre che moderno strumento di salvaguardia dell'equilibrio idrogeologico del paese”.

PRIVERNO - Anche il Comune di Priverno - in prima linea contro le decisioni del Governo in merito all’Imu sui terreni agricoli - con atto di giunta ha prorogato al 25 marzo la scadenza del pagamento dell'Imu sui terreni agricoli. “In considerazione del fatto che il Governo è intervenuto sulla materia con il DL n. 4 del 24/01/2015 e che il decreto attualmente in vigore dovrà essere convertito entro 60 giorni e tenuto conto che eventuali emendamenti in sede parlamentare potrebbero ridefinire la materia prevedendo ulteriori criteri di esenzione anche per Comuni parzialmente montani, come Priverno - si legge in una nota dell’amministrazione - , si è ritenuto opportuno prorogare la scadenza del pagamento al 25 marzo (data ultima per la conversione del decreto)”.

“Questo rinvio - prosegue il Comune - sta a testimoniare la nostra sensibilità nei confronti dei cittadini affogati dalle tasse. La nostra battaglia è appena all'inizio e per combatterla utilizzeremo tutte le armi che l'ordinamento ci concede, assumendoci – se del caso – tutte le responsabilità necessarie: noi siamo stati eletti dai cittadini e abbiamo come unica bussola e come unica missione la tutela dei loro interessi, contro le politiche scellerate di austerità e rigore. Nonostante gli innumerevoli vincoli che la nuova disciplina impone e la situazione drammatica in cui è stato ridotto il Comune di Priverno, l'amministrazione comunale con senso di responsabilità sta facendo il massimo”.

SEZZE - “Ad oggi il termine ultimo per il pagamento è previsto al 10 febbraio. Essendo però ancora pendenti i giudizi incardinati e, soprattutto, dovendo ancora essere convertito in legge il D.L. n. 4/2015, l’Amministrazione Comunale ritiene corretto ed opportuno non applicare le sanzioni e gli interessi per la fattispecie di ritardato pagamento dell’Imu sui terreni agricoli sino al 25 marzo 2015, data entro la quale la conversione del D.L. 4/2015 dovrà essere effettuata” si legge anche in una nota del Comune di Sezze che, fortemente penalizzato dai due provvedimenti D. I. del 28.11.2014 e D.L. n. 4 del 24.01.2015, ha proposto ricorso innanzi al Tar Lazio per l’impugnazione e conseguente annullamento di entrambi. “Ciò - conclude la nota - è stato deliberato nella Giunta Comunale odierna, anche sulla base della previsione dell’art. 10  della Legge n. 212 del 27 luglio 2000 “Statuto del Contribuente”.

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