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Economia

Patarini e Fioravanti sull’Imu: “Tassa iniqua, ridurre l’aliquota”

I due consiglieri hanno preparato una mozione da presentare in Commissione bilancio per chiedere al Comune di portare l'aliquota al valore minimo in tutela dei cittadini

È stata al centro del dibattito politico ed economico di questa settimana. Ha visto intervenire la Coldiretti e Andrea Giansanti, esponente del Pd e presidente dell’associazione Libere Idee, ed è stata chiamata in causa dalla Fiaip nella sua indagine immobiliare.

Parliamo dell’Imu, l’Imposta Municipale Unica, che rischia di pesare sulla testa degli latinensi come un macigno. Il resoconto trasmesso da “Il Sole 24 Ore” nei giorni scorsi ha inserito la città di Latina al vertice dei comuni più cari – seconda solo dietro a Roma e Bologna – per quanto riguarda i costi per i proprietari dei negozi, ma danneggiati potrebbero essere anche i proprietari di immobili.

“La casa è un bene primario -esordiscono oggi Maurizio Patarini e Marco Fioravante consiglieri comunali espressione di movimenti civici presenti in consiglio comunale in un loro intervento –. Per questo riteniamo che sia inopportuna ed iniqua una ulteriore tassa che prenda di mira un bene essenziale e primario quale la prima casa, proprio in questo momento di particolare difficoltà economica” .

Le parole dei due consiglieri arrivano in seguito ad un attenta e approfondita analisi dell’Articolo 13 del Decreto legge 201  “Salva Italia” del 6 dicembre 2011 e successive modifiche che anticipa l’applicazione dell’Imu, in via sperimentale, a decorrere dal 2012.

“Appreso che i  Comuni possono modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino ad un minimo di 0,2 punti percentuali, abbiamo voluto strutturare una proposta di ordine del giorno, che presenteremo congiuntamente alla prossima commissione bilancio, che va nella direzione di ridurre al minimo consentito dalla Legge l'aliquota per il calcolo dell' Imposta Municipale Unica sulla prima casa, portandola così allo 0,2 per cento”.  

“A nostro avviso - concludono Patarini e Fioravante - il Consiglio comunale ha il dovere di attenuare la pressione fiscale su i propri concittadini imposta da questa ennesima nuova manovra, a maggior ragione  in questo 2012 particolarmente duro per i cittadini di Latina che dovranno fare i conti anche con annualità pregresse non riscosse delle bollette sui rifiuti. Pertanto chiederemo alla commissione bilancio di valutare la nostra proposta, cecando quelle necessarie convergenze politiche e tecniche per applicarla senza che questa vada però a penalizzare i servizi offerti ”.

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