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Sindacati scrivono a Di Giorgi: “Troppe le criticità e poche risposte”

Preoccupazione è stata espressa dai rappresentanti della Cgil che hanno inviato una lettera al sindaco di Latina: “A ridosso della fine dell’anno sono molte le criticità che attendono di essere congiuntamente affrontate e risolte”

Troppe criticità e poche risposte dall’amministrazione: questo in sintesi il messaggio lanciato dai rappresentanti della Cgil - il segretario generale della Cgil Anselmo Briganti e il segretario generale della Fp Cgil Maria Cristina Compagno - al sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi a cui hanno scritto una lettera per esprimere la loro preoccupazione che deriva anche dalla situazione di stallo creatasi in Comune dopo il ritiro delle dimissioni da parte dello stesso primo cittadino.

LA LETTERA DELLA CGIL AL SINDACO

Sig. Sindaco,
abbiamo silenziosamente rispettato i tempi che la prassi convenzionale accorda alla politica per ridefinire gli assetti istituzionali e, nel nostro caso, per consentire l'aggregazione del consenso intorno alla sua persona dopo gli ultimi eventi che hanno notoriamente compromesso l'attività amministrativa della nostra città capoluogo.
Dobbiamo con preoccupazione registrare, ormai a troppi giorni dal ritiro delle Sue dimissioni, l’assenza di qualsiasi segnale di ripresa rispetto alle tante iniziative che competono ad una Amministrazione importante come il Comune di Latina.
Troppo forte è la necessità, diffusa, di poter contare su servizi certi ed efficaci: da parte dei cittadini - ed essenzialmente da parte delle imprese e del mondo del lavoro - si auspica una pronta riattivazione dei tanti tavoli istituzionali che ci vedono comunemente impegnati e che richiedono ben altra incisività d'azione da parte della politica locale.
Non meno preoccupante è la condizione in cui da troppo tempo versa il personale dell’Ente da Lei diretto.
A partire dalla dirigenza, in ordine alla quale si assiste continuamente a giri di valzer di cui ormai si è perso il conto, nonché dal personale dipendente che sta diligentemente, ma tra mille difficoltà, assicurando con gravi sacrifici la continuità dei servizi; prestazioni, quelle rese, che attendono il giusto riconoscimento economico, inspiegabilmente negato a tutt’oggi con una contrattazione decentrata ormai bloccata da mesi e definitivamente impantanatasi dopo la decisione assunta dalla nostra federazione di Funzione Pubblica di non partecipare ad alcun tipo di relazione in difetto di un necessario e generale chiarimento sul come l’Amministrazione da Lei diretta intenda intrattenere le relazioni sindacali.
La situazione fin qui rappresentata ha tra le sue cause certamente la non adeguata organizzazione delle strutture degli uffici e dei servizi, problematica anche questa di cui più volte è stata evidenziata la necessità di procedere ad una più funzionale revisione e che, al di là delle enunciazioni pubbliche, non si è mai tradotta in concreti momenti di aperto e democratico confronto con i rappresentanti dei lavoratori e delle forze sociali.
A ridosso della fine dell’anno sono molte le criticità che attendono di essere congiuntamente affrontate e risolte
”.

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