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“Notte Bianca per la Sapa", a Fossanova atteso Maurizio Landini

Sarà proprio il discorso del segretario nazionale della Fiom Cgil ad aprire la manifestazione a sostegno dei lavoratori della Sapa, che nei mesi scorsi ha annunciato la chiusura del sito di Fossanova

L’arrivo a Fossanova di Maurizio Landini è previsto per oggi pomeriggio alle 15, e sarà proprio l’intervento del segretario nazionale della Fiom Cgil a dare inizio alla “Notte Bianca per la Sapa”.

La manifestazione organizzata dalla sigla sidnacale a tre giorni dalla scadenza della procedura di mobilità aperta dalla multinazionale norvegese.

La speranza dei 136 lavoratori a rischio è che nelle prossime ore si possa trovare un accordo in extremis dopo che anche il tavolo in Regione dello scorso 16 luglio si è concluso con un nulla di fatto.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione, un incentivo all’esodo,  e le ipotesi di ricollocazione di circa 15 lavoratori per effetto della cessione del ramo d’azienda del reparto di ossidazione: questa la proposta avanzata dall’azienda a condizione che venga sciolta l’assemblea permanente.

Condizione non accettata dagli stessi lavoratori che “dopo l’atteggiamento mostrato dall’azienda di puro disinteresse e arroganza nei confronti sia di un territorio martoriato che di istituzioni troppo spesso distratte e impotenti, hanno deciso di mantenere con fermezza il presidio dello stabilimento”.

L’appuntamento, a cui parteciperanno oltre a cittadini comuni anche istituzioni locali, partiti politici, amministratori, è quindi per oggi pomeriggio. “L’appello che ci sentiamo di fare afferma la Fiom -, oltre che alle istituzioni e alla politica, alle cittadinanze è di far sentire la loro vicinanza e partecipazione ai concittadini della Sapa di Fossanova”

LA NOTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE - "Oggi - ieri ndr - abbiamo portato la nostra solidarietà agli operai che hanno occupato la Sapa di Fossanova. Durante la visita abbiamo avuto segnalazioni di diverse irregolarità che stiamo vagliando con il fine di presentare una interrogazione parlamentare e portare all'attenzione dei ministri competenti sia le eventuali irregolarità sia l'inconcepibile scelta della multinazionale Sapa di chiudere lo stabilimento di Fossanova. E' un'ecatombe, la chiusura di questo stabilimento lascerà a casa 136 lavoratori, oltre ad un numero imprecisato di interinali e lavoratori dell’indotto" dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle Eleonora Bechis e Cristian Iannuzzi.

"Lo stabilimento Sapa di Fossanova è un'azienda sana, ha un esperienza consolidata da 40 anni di lavorazione dell'alluminio, con impianti all'avanguardia, unici in Italia e possiede un portafoglio clienti di tutto rispetto che da oggi potrebbe essere costretto a rivolgersi all'estero per ottenere i profilati di alluminio. E molti già si stanno guardando intorno”.

“La mancanza di lungimiranza dei governi passati e di quello presente - proseguono i die deputati - sta portando alla lenta inesorabile desertificazione industriale Italiana. Lo stabilimento di Fossanova è un bene del popolo, creato con i soldi dei contribuenti, regalato durante le prime privatizzazioni selvagge ad amici degli amici, che lo hanno poi ceduto a chi oggi vuole solo far fuori un concorrente pericoloso. La posizione dei lavoratori è chiara, la Sapa deve vendere il sito ad imprenditori con un chiaro piano industriale di crescita del territorio, se invece vuole smantellare deve prima garantire a sue spese la bonifica del sito di Fossanova’”.

“Noi vigileremo con tutti gli strumenti in nostro possesso sull'intera operazione e impediremo con fermezza l'uso del sistema delle scatole cinesi per riversare sui contribuenti il costo sociale di questo abominio. I lavoratori - chiudono Bechis e Iannuzzi - hanno intrapreso una strada di resistenza. Noi li supporteremo in questa battaglia".

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