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Economia

Riforma mercato del lavoro, Cisl: “Novità per i dipendenti atipici”

Il segretario generale della Felsa Cisl, Paolo Di Gerio, annuncia una serie di buone notizie per lavoratori a progetto, associati in partecipazione e lavoratori a partita Iva

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

È di questi giorni l’entrata in vigore della Legge 92/2012, la riforma del lavoro che ha destato tanto clamore e che porta rilevanti novità, fra le altre, anche per i lavoratori “atipici”. Ci riferiamo in particolare ai lavoratori a progetto, associati in partecipazione e lavoratori a partita Iva.

Ad affermarlo è Paolo Di Gerio, segretario generale della Felsa Cisl di Latina, la categoria dei lavoratori atipici che aderisce alla Cisl: “Stiamo parlando di figure contrattuali come spesso usate al limite della legittimità, anzi sovente utilizzate fraudolentemente dai datori di lavoro al fine di non applicare al rapporto di lavoro gli istituti propri del lavoro subordinato, quali le ferie, riposi Tfr tredicesima e quattordicesima o, come il caso delle finte partite Iva né del lavoro subordinato e neanche del parasubordinato”.

“Ed è proprio l’utilizzo distorto di queste figure contrattuali, in combinazione con la loro abnorme diffusione, commenta Di Gerio, che crea quel fenomeno della precarietà del lavoro che da anni sta investendo moltissimi lavoratori e che coinvolge soprattutto le nuove generazioni. Pertanto salutiamo con favore l’intervento del legislatore nella parte in cui , con una vera e propria stretta sull’abuso di tali tipologie contrattuali, prevedendo tutta una serie di circostanze che fanno scattare la presunzione del lavoro subordinato o, per il caso di partite IVA, parasubordinato, cerca così di arginare il fenomeno abnorme del proliferare di queste figure contrattuali atipiche. Da oggi quindi finte partite IVA, lavoratori a progetto e associati in partecipazione solo sulla carta avranno uno strumento in più per far valere i loro diritti”.

“E’ il caso anche delle associazioni in partecipazione che non possono avere più di tre associati, esclusi i famigliari, per la medesima attività, pena la conversione in un contratto di lavoro subordinato”.

Ma non finiscono qui le novità che interessano i lavoratori atipici. Vi è un’altra disposizione di legge che si attendeva da tempo. Ed è quella che prevede che il compenso pattuito nei contratti a progetto debba essere parametrato sui livelli salariali del lavoro dipendente. “ Troppo spesso abbiamo visto in passato compensi pattuiti in passato fra committenti e collaboratori di molto inferiori a quelli del lavoro subordinato e tutt’altro che proporzionati alla quantità e qualità del lavoro svolto. Con ciò mortificando anche professionalità molto alte che non ricevevano una giusta retribuzione”.

“Da oggi anche questi lavoratori dovranno ricevere una retribuzione rispettosa del requisito della proporzionalità”.

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