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Economia

Saldi estivi al via il 6 luglio a Latina, tra crisi e calo delle vendite

Gli sconti stagionali stanno per iniziare, ma le previsioni non sono delle migliori; Codacons: le vendite nel Lazio saranno il 13% in meno dello scorso anno. L'intervento dell'assessore regionale Fabiani

Manca davvero poco all’inizio dei saldi estivi anche nella provincia di Latina. La data è fissata per sabato 6 luglio quando è previsto l’avvio degli sconti stagionali. Ma il quesito che incombe è quanti sono disposti ad approfittarne? Stando alle previsioni del Codacons, le vendite nel Lazio saranno il 13% in meno dello scorso anno, con punte del -20% per i piccoli negozi.

“Come ricordato nell’ultimo rapporto della Banca d’Italia – ha spiegato  in una nota l’assessore regionale alle Attività produttive e allo Sviluppo economico, Guido Fabiani - nel 2012 il reddito disponibile lordo pro capite è diminuito nel Lazio di oltre 5 punti percentuali in termini reali, generando una contrazione della spesa per consumi delle famiglie di circa il 4%. Il calo è stato in linea con la media italiana e ha riguardato tutti i principali comparti, rimanendo più contenuto per i prodotti dell’information Technologies e più intenso per le automobili e l’elettronica di consumo”.  

“Siamo pienamente consapevoli – ha poi aggiunto Fabiani - della fase di difficoltà attraversata oggi dal commercio della nostra regione. In questo contesto, segnato da un allarme crescente per l’economia e l’occupazione, intendiamo da un lato proseguire nelle iniziative già avviate a sostegno della ripresa e dello sviluppo delle imprese, in particolare per quanto riguarda il pieno utilizzo dei fondi europei, le misure per l’accesso al credito delle PMI e per il pagamento dei debiti della Regione. Dall’altro abbiamo già istituito il tavolo di concertazione con le associazioni di categoria per predisporre ed approvare entro la fine dell’anno il nuovo Testo Unico del Commercio, strumento indispensabile per razionalizzare, semplificare e migliorare l'attuale normativa regionale. I pilastri di questa riforma saranno tre: assegnare più poteri ai Comuni, in particolare per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche; definire regole qualitative certe per frenare l'apertura indiscriminata di grandi centri commerciali; rilanciare il commercio di vicinato quale elemento di una politica di riqualificazione di strade e spazi pubblici, puntando sulle reti d’impresa e sull’integrazione delle PMI”.

“Le vendite del commercio al dettaglio – prosegue Fabiani - si sono ridotte in regione del 5 per cento circa nel 2012; la flessione ha riguardato sia i piccoli esercizi, sia le strutture della grande  distribuzione, in precedenza contraddistinte da una continua crescita del fatturato. Allo stesso tempo, nel 2012 si è innalzato il tasso di chiusura degli esercizi commerciali, soprattutto di piccole e medie dimensioni, mentre in tutte le province del Lazio è peggiorato il bilancio, già negativo, tra la natalità e la mortalità delle aziende del settore. A luci spente le città muoiono – conclude l’assessore Guido Fabiani – per questa ragione è necessario lavorare per invertire la tendenza, superare la crisi e tornare a guardare con più fiducia al futuro”.

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