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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sapa, vertice al Mise: confermata la chiusura del sito di Fossanova

Incontro ieri presso il Ministero dello sviluppo economico. L'azienda si è impegnata a favorire un reale processo di reindustrializzazione del sito. Questa mattina assemblea con lavoratori e sindaci

Si è tenuto nella giornata di ieri presso il Ministero dello sviluppo economico l’importante incontro sul futuro della Sapa di Fossanova con gli stessi vertici della società norvegese.

Al vertice, presieduto dal vice ministro Claudio De Vincenti, erano presenti, infatti, il dottor Castano del Mise, l’amministratore delegato di Sapa Europa Svein Tore Holsether con altri vertici norvegesi del gruppo, i rappresentanti Nazionali di Fiom, Fim, Uilm e Ugl.

Sapa, durante l’incontro, ha confermato la strategia generale, definita a livello Europeo, che prevede come noto la chiusura del sito di Fossanova a garanzia della continuità operativa degli altri stabilimenti in Italia, alla luce di quanto possibile prevedere nel contesto economico attuale.

Al tempo stesso, come spiegano dalla Fiom Cgil, l’azienda si è anche “impegnata a favorire un reale processo di reindustrializzazione del sito di Fossanova. A questo fine, saranno attivate specifiche iniziative (anche con eventuale incarico a società specializzata nell’investor recruiting) finalizzate sia a ricercare nuovi investitori che portino nuove e diverse attività industriali nel sito che non siano in competizione con gli altri siti di Sapa, sia a verificare le manifestazioni di interesse segnalate da soggetti diversi”.

Entro le prossime quattro settimane, la società si è impegnata a riferire nella sede ministeriale sui primi risultati di questa attività, periodo durante il quale non attiverà iniziative finalizzate allo spostamento di attrezzature e macchinari dal sito di Fossanova. Allo stesso tempo, il Governo ha chiesto alle Organizzazioni Sindacali di garantire la piena agibilità del sito rimuovendo tutti gli ostacoli diretti e indiretti che possano limitare tale agibilità.

“Il Ministro dello Sviluppo Economico, insieme alla Regione Lazio - concludono dalla Fiom -, si impegna a monitorare costantemente il processo iniziato con l’incontro odierno. Un nuovo incontro tra le parti interessate è convocato il prossimo 3 novembre”.

"Il Governo - ha detto De Vincenti nell'illustrare l'ipotesi di soluzione della vertenza - ha il dovere del realismo, per creare le condizioni affinché ci sia un futuro per il sito e per i lavoratori”.
Alla luce di quanto emerso è convocata per questa mattina un’assemblea con i lavoratori e i sindaci, per una attenta valutazione dell’incontro.

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