Sapa, spiraglio per i lavoratori: spunta un potenziale acquirente

Spiragli di luce per i lavoratori della Sapa che dal luglio scorso in presidio nello stabilimento di Fossanova dopo l’annuncio della società norvegese di voler chiudere il sito pontino.

“Potrebbe esserci una possibilità per Sapa: un potenziale acquirente ha già incontrato i vertici dell’azienda” ha fatto sapere nelle scorse ore il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Latina, Giuseppe Giaccherini.

L’acquirente è un imprenditore che avrebbe mostrato il suo piano di rilancio del sito e la volontà di investire per convertire lo stabilimento per la realizzazione di imbarcazioni di alluminio di alto valore.

“La volontà e la determinazione espresse dell’acquirente fanno ben sperare anche se resta da verificare la solidità della proposta” ha commentato; la palla ora passa in mano alla Sapa che avrebbe preso tempo per riflettere.

“Ci auguriamo – ha proseguito Giaccherini – che l’azienda prenda seriamente e responsabilmente in considerazione la proposta, per consentire a chi ha espresso la volontà di investire, di permettere la rinascita di un polo industriale, e ci impegneremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per ottenerlo, anche perché i 136 lavoratori Sapa, ancora in presidio, sono esasperati e in attesa di soluzioni concrete”.

IL RUOLO DI UNINDUSTRIA - “Stiamo continuando ad interessarci alla situazione cercando di studiare tutte le strade percorribili per salvare il sito produttivo di Fossanova - ha commentato il presidente di Unindustria Latina Fabio Miraglia. “Unindustria - precisa poi - si è limitata a mettere in contatto un imprenditore interessato con la proprietà dell’azienda, senza entrare nel merito né intervenire su alcuna questione, non partecipando quindi ad alcun incontro, così come riferito invece dalla stampa”.