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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Sezze

Servizio scolastico a Sezze, le richieste di lavoratori e sindacati alla Spl

Assemblee sindacale tra i dipendenti e i rappresentanti di Cisl Fp e Felsa Cisl. Viene chiesta la convocazione di un tavolo di confronto “per risolvere criticità che durano ormai da troppo tempo"

Diversi i temi emersi al termine dell’assemblea sindacale che nei giorni scorsi si è tenuta tra i lavoratori della Spl di Sezze e le federazioni provinciali Cisl Fp Latina e Felsa Cisl Latina, rappresentate dal segretario Raffaele Paciocca, Leopoldo Gagliardi coordinatore territoriale del terzo settore (FP CISL) e Marco Luppi (Felsa Cisl). 

“Quello che è emerso dall’assemblea – scrivono in una nota i tre segretari - sono segnali da non sottovalutare per un’azienda importante come la Spl di Sezze. Nello specifico sappiamo che la Spl è un’azienda sana, che ha azzerato le perdite pregresse e che ha avviato un piano industriale quinquennale, ma vorremmo che fosse esteso anche al personale attualmente inquadrato sotto il Ccnl Uneba che ad oggi garantisce il servizio di trasporto ai ragazzi che frequentano le scuole del territorio di Sezze". 

Quello che viene richiesto dai sindacati è l’apertura di un tavolo di contrattazione da parte dell’azienda per risolvere le problematiche legate a tutto il personale impiegato nel servizio scolastico (autisti e assistenti). “Come è emerso dall’assemblea infatti restano da risolvere importanti aspetti riguardanti la sicurezza sul lavoro, l’acquisto di nuovi ed efficienti mezzi aziendali, l’adeguamento dell’orario da part-time a full-time su base volontaria, ma soprattutto l’applicazione di tutti i canoni relativi alla produttività dei servizi con relativa soddisfazione dell’utenza. Crediamo che ormai siano maturi i tempi in Spl – continuano i segretari – per introdurre un riconoscimento economico legato alla performance e alla valorizzazione del personale interno che si vede bloccato, molto spesso, nella crescita professionale. Questa situazione di forte incertezza provoca notevoli disagi per quanto riguarda la parte economica del personale che ha stipendi bassi ma che, nonostante tutto, nel tempo non hanno mai fatto mancare l’elevata professionalità durante il servizio di trasporto pubblico.

Infine, resta da chiarire come mai gli autisti degli scuolabus devono pagare di tasca propria il rinnovo della patente per svolgere l’attività lavorativa nei confronti della SPL quando, così come previsto dal vigente Ccnl, è un costo in carico all’azienda”.

“L’auspicio – concludono Paciocca, Luppi e Gagliardi – è che venga convocato quanto prima un tavolo di confronto finalizzato a elaborare percorsi condivisi sugli obiettivi del piano industriale, già in vigore per quanto riguarda la raccolta differenziata, e per risolvere criticità che durano ormai da troppo tempo. Quello che dobbiamo e vogliamo evitare è questo clima di disagio tra i lavoratori, che chiedono a gran voce un confronto riguardante tutte le condizioni che abbiamo menzionato”.
 

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