Tacconi sud, 317 giorni di presidio per scongiurare il licenziamento
L'incubo si fa sempre più grande. Alla fine dell'anno scade la cassa integrazione per le 29 lavoratrici. il 15 dicembre è prevista l'udienza davanti al giudice fallimentare
Il pericolo licenziamento è dietro l’angolo per le 29 lavoratrici della Tacconi sud in presidio ormai da 317 giorni. L’ultima udienza davanti al giudice fallimentare è in calendario per il prossimo 15 dicembre.
La speranza è sempre la stessa. Quella di scongiurare un ulteriore rinvio che significherebbe fine della cassa integrazione e definitivo licenziamento. Si, perché l’unica salvezza per queste 29 donne è che un giudice dichiari il fallimento dell’azienda. Solo a quel punto un nuovo imprenditore potrebbe rilevare il sito e dare di nuovo il via alle attività che per loro significherebbe lavoro, un nuovo contratto e finalmente la fine di incubo.
Ma questo sembra ancora tutto lontano. Le voci di un ulteriore salto dell’udienza di giovedì prossimo si fanno sempre più insistenti. La paura a questo punto si fa grande; alla fine dell’anno finisce la cassa integrazione e per le 29 lavoratrici il licenziamento è ormai alle porte.
Ieri, rappresentate da Rosa Giancola, erano in diretta a “Piazza Pulita”, il programma di approfondimento che ogni giovedì va in onda su La7. Davanti a milioni di italiani hanno gridato il loro dolore. Il dolore di centinaia di famiglie pontine costrette a combattere con situazioni precarie.
Il video di Rosa Giancola a Piazza Pulita
Numerosi, infatti, i dipendenti di altre aziende nella loro stessa situazione che ieri si sono volute stringere intorno a queste lavoratrici combattenti che fino all’ultimo difendono la loro fabbrica, il loro macchinari, il loro lavoro.
Per ora non resta che attendere, perché tutto è rimandato a giovedì prossimo e all’udienza presso il tribunale di Latina. Altri 6 giorni da aggiungere ai 317 vissuti finora presidiando la struttura della Tacconi sud.