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Economia Centro / Piazza del Popolo

Sindacati in piazza: “La tassazione locale opprime i cittadini”

Protesta in piazza del Popolo nel pomeriggio di giovedì 27 novembre “contro il rincaro della tassazione locale, a seguito della cancellazione totale di alcune agevolazioni previste per anziani e fasce deboli”

I sindacati scendono in piazza contro “il rincaro della tassazione locale, a seguito della cancellazione totale di alcune agevolazioni previste per anziani e fasce deboli”.

Protesta giovedì 27 novembre di Federconsumatori, Cgil, Spi Cgil e Caaf Cgil che dalle 16 saranno in piazza del Popolo a Latina.

“Sono passati esattamente 20 anni dall’inizio della seconda Repubblica –  si legge in una nota- con governi e rappresentanti delle istituzioni che si sono alternati alla guida del Paese e nulla è cambiato per i cittadini. Sentenze della Corte Costituzionale e Referendum che vengono continuamente affossati con decreti ministeriali che di volta in volta ribaltano ciò che legalmente e pubblicamente viene deciso”.

La crisi si riversa sui cittadini e in particolare grava sulle fasce deboli in modo sempre più pressante – continuano i sindacalisti -. La mancata indicizzazione delle pensioni, i continui tagli al settore pubblico lasciano il cittadino sempre più solo a fronteggiare la crisi che ci opprime”.

In piazza del Popolo saranno presenti anche alcuni sindaci della provincia di Latina che hanno aderito alla manifestazione e che insieme ai rappresentanti delle quattro sigle organizzatrici risponderanno alle domande dei cittadini che vorranno essere informati rispetto alla tassazione locale, ai suoi cambiamenti e alle possibilità di modificarla.

I TEMI

L’ACQUA CHI E’ - È della gente che ne può usufruire a fronte del pagamento di una corretta tariffa, o è dei privati che la gestiscono continuando a realizzare profitti anche dopo l'ormai noto referendum? E i sindaci che ruolo hanno all'interno di questo meccanismo?
TARES - Perché pagare ancora l’IVA sulla spazzatura?
TASI - Ma l’Ima non era stata abolita? Questa rimane per le seconde case e la Tasi è più onerosa per le prime. Il nuovo balzello sul patrimonio casa, senza fare una vera patrimoniale è solo la via più rapida per risanare le casse fallimentari dei comuni incapaci di mettere in discussione le proprie capacità gestionali".

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