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I Caetani a Fogliano: una mostra permanente nello splendido Borgo

I Caetani vissero e amarono il Borgo di Fogliano, rendendolo il paradiso naturalistico e culturale che è oggi. Una mostra fotografica per scoprire la vita a fine ‘800 al limitare delle paludi pontine

Una mostra fotografica permanente va ad arricchire il patrimonio storico, artistico e naturalistico del Borgo di Fogliano a Latina.

Una mostra permanente

Oltre 60 scatti inediti messi a disposizione dalla Fondazione Roffredo Caetani e digitalizzati grazie al contributo della Regione Lazio che raffigurano la vita presso il Borgo di Fogliano sul finire dell’800. Autori e protagonisti delle fotografie la famiglia Caetani che era solita passare il periodo invernale presso la residenza nell’incantevole Borgo. Foto che testimoniano non solo usi e costumi di un’antica famiglia aristocratica, dei loro passatempi e dei loro illustri ospiti, ma anche la vita quotidiana di braccianti, allevatori e contadini che vivevano nel borgo e lavoravano per i Caetani. Addirittura un reportage sulla vita al limitare delle Paludi Pontine, da dove all’arrivo della bella stagione occorreva scappare per non ammalarsi di malaria. Le foto saranno esposte e disponibili al pubblico presso i locali del Museo Ornitologico di Fogliano a partire dal 27 gennaio 2019, la mostra è stata realizzata con la preziosa collaborazione del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, il Reparto dei Carabinieri per la Biodiversità di Fogliano, gode inoltre del patrocinio del Comune di Latina e del Parco Nazionale del Circeo

Le fotografie in esposizione

I Caetani, amanti delle novità tecnologiche, compresero immediatamente l’importanza della fotografia: l’opportunità di fermare un momento e dare, forse anche inconsapevolmente, testimonianza del proprio tempo a chiunque fosse venuto dopo.  Per questo sin da subito si dotarono sia di un banco ottico, una rudimentale macchina per scattare fotografie, molto ingombrante e complessa nell’utilizzo, e poi di una macchina fotografica a Cassetta, conosciuta come box camera, più maneggevole. Ovviamente entrambe le macchine utilizzavano lastre di vetro con funzione di negativi e non si era neanche anni luce vicini ai risultati e alla versatilità di apparecchi arrivati decenni dopo. Le foto scattate in quel periodo, probabilmente dal 1885 a fine ‘800 sono una importante testimonianza politica, storica, sociale e documentaria, non solo della vita della famiglia Caetani, quanto di vari aspetti della quotidianità di lavoratori e braccianti alle prese con le paludi pontine.

"I Caetani a Fogliano": la mostra permanente

I Caetani e il territorio pontino

L’antica famiglia dei Caetani dal XIII secolo fino ai primi decenni del ‘900 ha posseduto e abitato i luoghi più suggestivi dell’attuale provincia pontina come il Castello Caetani di Sermoneta, la tenuta di Fogliano, e sono stati i creatori dello splendido Giardino di Ninfa, nato sulle antiche rovine della città di Ninfa abbandonata durante il Medioevo. Nel 1867 Onorato Caetani sposò l’aristocratica inglese Ada Bootle Wilbraham e insieme ai loro sei figli (tra i quali Roffredo e Gelasio, tra i più conosciuti nel nostro territorio) diede nuova vita al Borgo di Fogliano aggiungendo al Casino di Caccia edificato nel 1742 una palazzina e il Casino Inglese destinato ad abitazione dei contadini e dei guardiani del bestiame assunti stagionalmente. Onorato decise di valorizzare la tenuta sia un ambito storico che culturale e rendendola un’azienda agraria incentrata sull'allevamento del bestiame equino e bovino. Amando moltissimo questa tenuta, cercavano di passarvi più tempo possibile, ovvero ogni anno il periodo autunnale e invernale l’unico in cui il rischio di contrarre la malaria diminuiva, invitando amici, intellettuali, aristocratici.

Il giardino botanico di Ada Bootle Wilbraham

Ada Bootle Wilbraham, grandissima amante della vita all’aria aperte, realizzò un giardino esotico a Fogliano, ancor prima di iniziare a lavorare su quello di Ninfa che prese vita ai primi del ‘900.  Un giardino che la famiglia chiamava affettuosamente Congo riccamente caratterizzato da filari palme, Pampas, mimose, pini, eucalipti, agavi, yucche, rose, camelie e parterre di bulbose. Quando iniziarono i lavori per il giardino di Ninfa quello di Fogliano fu messo da parte e accanto alle piante esotiche presero a nascere quelle autoctone, creando connubi mai visti prima, e che ancora oggi possono essere visitati. Infatti tutta la zona fa ormai parte dell’area protetta del Parco del Circeo ed è visitabile con delle guide solo in alcuni periodi dell’anno.

Il giardino botanico e le costruzioni realizzate dai Caetani sono solo alcune delle bellezze da visitare al Borgo di Fogliano, il lago infatti offre dei paesaggi mozzafiato dove osservare un gran numero di volatili di passaggio o che vivono tutto l’anno in questo habitat incredibile e la tipica macchia mediterranea.

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