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"Mancino Naturale": Latina è location del nuovo film con Claudia Gerini

L’incontro con il regista e la produzione per parlare insieme delle bellezze della città e dei rigidi protocolli anti COVID adottati in questo periodo

Latina è ormai una città sempre più amata dal cinema, per i bandi regionali che favoriscono le produzioni che lavorano nelle provincie laziali, per i costi contenuti e uno stile di vita più tranquillo che favoriscono budget e tabelle di marcia delle riprese e anche per il grande lavoro che sta svolgendo la Latina Film Commission, la fondazione che dal 2006 si adopera per la promozione del territorio pontino attraverso il cinema e il mondo dell’audiovisivo in generale.

Proprio in questi giorni infatti il capoluogo pontino è sede di svariati set cinematografici, tra i quali c’è quello del nuovo film con Claudia Gerini “Mancino Naturale” di Salvatore Allocca, una produzione Emma Film in collaborazione con Rai Cinema realizzato con il contributo del MiBACT.

La troupe e il cast a Latina fino all’8 novembre, tranne per alcune brevi trasferte a Vicenza e Roma, girerà in ben 65 location diverse in tutta la città: tra queste diversi bar, il campo del COS in pieno centro e il quartiere Nicolosi dove la stampa ha incontrato la produttrice Stella Savino della Emma Film, il regista Salvatore Allocca e Rino Piccolo direttore generale di Latina Film Commission.

Proprio in un appartamento delle ormai storiche case popolari del quartiere sarà ricostruita la casa dove la protagonista, Claudia Gerini, vive con suo figlio promessa del calcio italiano. Una vita di provincia per una donna di umili origini che ha vissuto momenti difficili: rimasta vedova a 40 anni cerca riscatto per sé e suo figlio attraverso il talento di lui. Un asso del pallone che farà strada anche grazie a sua madre che lotterà per farlo notare e proporlo alle grandi squadre, anche a costo di scendere a compromessi.

Riguardo alla sceneggiatura risponde Salvatore Allora “Siamo quattro autori che hanno convogliato diverse esperienze personali, l’idea del film è venuta a Massimo De Angelis, che da bambino ha giocato a calcio e ha pensato di portare sul grande schermo una sorta di Bellissima (film di Luchino Visconti del 1951 con protagonista una bravissima Anna Magnani n.d.r.) ambientato però nel mondo del calcio, con questa madre vedova che sogna che suo figlio diventi un calciatore professionista e abbia la sua occasione di sfondare”.

Latina come set ideale

Alla domanda "perché è stata scelta proprio Latina per girare questo film?", il regista ha risposto “ho scelto Latina perché mi piaceva questo quartiere, che avevo già avuto modo di visitare. Mi è sembrato perfetto per il contesto periferico in cui volevo ambientare il film.  Questo è un luogo nuovo per il cinema e non sfruttato come la periferia romana, che ha degli scorci molto interessanti”.

L’amore a priva vista del Nicolosi da parte del regista, è stato subito ricambiato dai residenti del quartiere “Abbiamo girato delle scene in esterna di notte ai ballatoi di uno dei cortili di questi palazzi – racconta Stella Savino – avevamo due case di appoggio ma le riprese erano in esterna. Eravamo un po’ preoccupati perché sicuramente saremmo stati un po’ rumorosi, invece sono stati tutti molto gentili, a mezzanotte ci hanno anche portato i vassoi con i caffè. Siamo stati accolti con molta gentilezza”.

Girare secondo le normative anti COVID

In un periodo come questo, in cui dobbiamo convivere con il Coronavirus anche girare un film non è affatto facile, a far parte della troupe arriva l’addetto ai protocolli anti COVID che si assicura che tutti cambino le mascherine almeno ogni quattro ore, soprattutto quando non è possibile mantenere il distanziamento fisico tra le persone, e che vengano sanificati tutti gli ambienti prima e dopo le riprese.  
 “È tutto molto più complicato, non solo girare con le mascherine e rispettando tutti i protocolli, ma c’è sempre il timore che qualcuno si ammali e bisogna interrompere la lavorazione” ha affermato Allocca e Stella Savino ha proseguito “La situazione, per tutte le produzioni che si trovano a girare in questo periodo, è pesante. Prima di tutto c’è la preoccupazione per la sicurezza: siamo costantemente tamponati, una o due volte a settimana, non c’è niente di più sicuro di una troupe cinematografica, ma l’incognita c’è sempre e questo vuol dire che sia tra il cast che tra i membri della troupe qualcuno si può ammalare e deve essere sostituito o bisogna cambiare il piano di lavorazione in corsa. I protocolli da seguire incidono sul budget anche del 10% e questo vuole dire molto. Infatti non tutti hanno ripreso a lavorare, sono ripartite soprattutto le grandi produzioni. I produttori indipendenti che lavorano in questo periodo stanno rischiando”.


Il film uscirà nelle sale presumibilmente a settembre 2021 perché la produzione vorrebbe provare a presentarlo alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nel frattempo le riprese proseguono dando lavoro a un gran numero di tecnici pontini, e diventando non solo un interessante motivo di guadagno tramite l’indotto, ma anche un modo per costruire un'identità cittadina, un'iconografia locale che verrà esportata ben oltre la provincia o la regione.

Rino Piccolo ha fornito dati interessanti sull’indotto che le varie produzioni cinematografiche hanno portato alla città dal 2006 a oggi: si parla di circa 10 milioni di euro di guadagno grazie alla presenza di troupe cinematografiche presenti in città e nella provincia. E le attività tendono a intensificarsi, sempre più produzioni scelgono la provincia pontina come location preferita. In questo c’è anche il grande lavoro di Latina Film Commission e gli sforzi tendono sempre più a dare spazio alle bellezze locali, agevolando le pratiche burocratiche e fornendo servizi di vario tipo.

In attesa di vedere Latina sul grande schermo, non possiamo far altro che sbirciare in giro per la città le riprese di “Mancino Naturale”.

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