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Cultura Centro / Via Neghelli, 68

Allo Spazio COMEL due giorni per dare l’ultimo saluto a Valeria Gramiccia

La galleria di Latina ha ospitato in queste settimane la personale dell’artista romana scomparsa proprio questa notte. Due giorni di apertura straordinaria per ammirare per l’ultima volta le sue opere a Latina e salutare questa grande Signora dell’arte

Cala il sipario sulla mostra Carte e Lamine 2016-2017 che ha visto Valeria Gramiccia protagonista in queste settimane allo Spazio COMEL Arte Contemporanea di Latina. Proprio come in un capitolo che si chiude, nella notte tra il 22 e 23 aprile l’artista romana se ne è andata senza clamori, come ha condotto la sua vita, lontana dai riflettori ma accanto ai più grandi artisti del ‘900.

Un'uscita di scena in punta di piedi proprio come la sua entrata nel mondo dell’arte anni orsono; perché l’artista con grande umiltà, nonostante i grandi maestri da cui ha imparato, ha deciso di dedicarsi all’arte in prima persona solo nel momento in cui ha capito di aver trovato un proprio stile, che mostra con fierezza la lezione dei grandi, ma ha intrapreso una propria originale ed elegante strada.

Valeria Gramiccia lascia un vuoto incolmabile oltre che nei suoi famigliari, anche in tutti quelli che l’hanno conosciuta, nel cuore degli artisti che hanno collaborato con lei, o che semplicemente hanno avuto l’opportunità di ammirare le sue opere.

Un’artista che è stata principalmente una grande donna: dalla grande umanità e schiettezza, che ha vissuto nell’arte e per l’arte, passando con curiosità da una sfida stilistica all’altra, sperimentando continuamente nuove strade, nuovi linguaggi, nuovi materiali.

È infatti recentissima la produzione di sculture in metallo e collage che fino a ieri è stata esposta allo Spazio COMEL. Una produzione iniziata “quasi per gioco” con la partecipazione al Premio COMEL, il concorso internazionale che promuove l’utilizzo artistico ed estetico dell’alluminio che si svolge a Latina da ben sette anni.

La partecipazione alla competizione nel 2016, anno in cui ha vinto il Premio alla Carriera, ha stimolato in lei il desiderio di sperimentare, di intraprendere questo nuovo percorso creativo, e con ottimi risultati. Dunque il forte desiderio di tornare alla galleria di via Neghelli, un luogo dove evidentemente si è sentita a casa e dove la sua arte è stata apprezzata, per esporre questi nuovi lavori.

Diplomatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, è stata assistente di studio di Afro (padre dell’informale italiano, artista amato e conosciuto in tutto il mondo) fino al ’76. Insieme ad artisti come Cascella, Consagra, Dadamaino, Dorazio, Perilli e Santomaso è stata tra i fondatori del Fronte dell’Arte a Matera. Dal 1978 al 1980 ha lavorato nello studio di Pietro Consagra. Solo alla fine degli anni ’80 intraprende la sua carriera di pittrice inizialmente, dedicandosi poi anche alla scultura.

Un onore dunque per la famiglia Mazzola, che ha ideato il Premio COMEL e gestisce lo Spazio, e per la città di Latina stessa, ospitare l’ultima personale di un’artista di tale levatura.

Quale modo migliore per rendere merito al suo talento, alla raffinatezza della sua arte, ma soprattutto alla sua grande generosità e schiettezza se non dando ulteriore possibilità di ammirare le sue opere? Dunque lo Spazio COMEL rimarrà aperto per altri due giorni, lunedì 23 aprile e martedì 24 aprile, dalle 17.00 alle 20.00, per dare un ultimo saluto a una vera e propria Signora dell'Arte.

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