Dimore storiche del Lazio anche nella provincia pontina
Dopo il grande successo dell’edizione primaverile, tornano ad aprirsi al pubblico le dimore storiche del Lazio, luoghi suggestivi che raccontano la nostra storia attraverso le loro architetture, le opere d’arte e il paesaggio che le circonda.
Palazzi, castelli, giardini, monasteri, conventi, parchi archeologici sono solo alcuni dei luoghi che potranno essere visitati gratuitamente (ma fino a esaurimento posti): ben 70 siti distribuiti nelle cinque splendide province del Lazio.
Ricca la risposta della provincia pontina che vedrà aderire all’iniziativa diversi comuni: dalle rovine degli antichi Romani, passando per il Medioevo e arrivando ai giorni nostri si potranno ammirare luoghi del cuore come il Giardino di Ninfa, l’area archeologica di Caposele a Formia, il Castello Ducale Caracciolo Carafa di Minturno, il Castello delle Querce all’interno del Parco Dei Monti Aurunci e molti altri ancora.
L’appuntamento
È dunque per domenica 17 novembre con orari diversi per ogni luogo.
Cisterna di Latina
Giardino di Ninfa (Via Provinciale Ninfina, 68)
Considerato tra i giardini privati più belli al mondo sorge sulle antiche rovine della città di Ninfa abbandonata nel 1382, sulla quale oggi si trovano piante rare e provenienti da tutto il mondo. Apertura dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, prenotazione obbligatoria, entrata a pagamento.
Palazzo Caetani (Piazza XIX Marzo)
Risalente al 1560 nel cuore del centro storico di Cisterna, risalente a epoca romana, è stato prestigioso luogo di ristoro per notabili in viaggio e luogo di ritrovo per le battute di caccia di aristocratici ed esponenti importanti del clero. Sotto di esso e per buona parte del centro storico si snodano delle grotte visitabili scavate nel tufo, probabilmente risalenti all’epoca Romana. All’interno del Palazzo si trovano: la Raccolta Civica dedicata al Buttero e al Cavallo, la Pinacoteca, la Biblioteca della Legalità, la Biblioteca comunale, una galleria espositiva. Sarà aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17.30.
Formia
Porticciolo Caposele Area Archeologica (Via Porticciolo Caposele) - Annullate epr il maltempo
Risalente al I sec. d. C. dal porticciolo era un punto di arrivo di molte navi, tra le quali quelle dei patrizi romani che passano l’estate nelle loro ville nei pressi. L’area archeologica infatti mostra resti di diverse ville opulente e tantissimi oggetti ritrovati che permettono di capire lo stile di vita dei ricchi romani in vacanza. Tra le varie abitazioni c’è la probabile villa di Cicerone. La zona è stata a lungo di proprietà di due famiglie nobiliari i Principi di Caposele, da cui prende il nome e dalla famiglia Rubino. L’area sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Cisternone Romano ipogeo (Piazza S. Anna)
Una delle maggiori testimonianze dell’incredibile abilità ingegneristica degli antichi Romani, il Cisternone ipogeo è stato costruito intorno al l sec. a. C, serviva a raccogliere e distribuire a tutta la città di Formia l’acqua proveniente dalle colline. È oggi un suggestivo luogo dove poter apprendere non solo la storia ma anche lo stile di vita e le grandi capacità del popolo Romano. sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Teatro romano "Gliu Canciegl" (Via del Castello)
Teatro risalente al I sec. a. C. che fa parte della ricchissima testimonianza arrivata ai giorni nostri degli usi e costumi degli antichi Romani. Data la sua posizione si pensa potesse essere avere un velarium a copertura degli spettatori esposti al sole per gran parte della giornata. Sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Torre di Castellone (Loc. Castellone)
Suggestiva fusione tra costruzioni romane e medievali, la Torre di Castellone è l’unica delle 12 torri che cingevano le mura difensive del Borgo di Castellone, presenta in cima merlature e nella struttura feritoie e piccole finestre è oggi luogo culturale. Sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Itri
Castello di Itri (Via Sant’Angelo, 60)
È una costruzione di tipo militare costituita da una serie di torri e torrette di avvistamento collegate tra loro ed edificate in periodi diversi. La prima torre risale all’882 e fu fatta costruire per volere del Ducato di Gaeta da cui dipendeva Itri. Nel corso dei secoli altre torrette in forme e stili diversi sono state aggiunte. Sarà visitabile dalle 10 alle 18.30
Sermoneta
Castello Caetani di Sermoneta (Via della Fortezza, 13) - dalle 10 alle 11.30 e dalle 14 alle 15 su prenotazione
Fondato nel XIII secolo, il castello è situato sul punto più alto di Sermoneta è stato dimora prima dei baroni Annibaldi, per un certo periodo fu trasformato in una fortezza militare dai Borgia per poi tornare definitivamente alla famiglia Caetani che con vicende alterne lo abitò e rese importante luogo culturale fino ai giorni nostri.
Minturno
Castello Ducale Caracciolo Carafa (Piazza Roma)
Adagiato sui Monti Lepini, il castello sembra essere stato edificato all’incirca nel IX secolo, nel tempo ha subito diverse modifiche alla struttura che è stata ampliata e rimodernata in più riprese. Danneggiato da attacchi nemici e da cause naturali (una torre alta 60 metri, semidistrutta da un fulmine nell’800) è stato abitato da diverse casate nobiliari è dal 1990 in gran parte proprietà del Comune di Minturno. Sarà visitabile dalle 16 alle 19.
Torre di Scauri (Località Monte d’Oro-Scauri)
Edificata tra il 1563 e il 1590 dai viceré del Regno di Napoli è stata una torre di avvistamento utilizzata prettamente a fini militari divenne in seguito postazione doganale fino alla prima metà del XX secolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu abbandonata a sé stessa diventando un rudere. È stata restaurata nel 2007, attualmente fa parte del Parco Regionale di Gianola e del Monte di Scauri. Sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13
Parco dei Monti Aurunci
Castello delle Querce (Via della Ripa snc)
Fondato nel 1072 probabilmente come fortino difensivo è diventata poi una residenza di campagna che offre una splendida vista sulla piana di Fondi e le montagne circostanti. Dato che il castello delle Querceera raggiungibile dal castello baronale di Fondi attraverso un passaggio segreto, si racconta che il castello fosse luogo degli incontri della contessa Giulia Gonzaga e il suo amante.