“Il Mare e altri racconti” la mostra di Salvatore Bartolomeo a Formia
Come esprimere le emozioni che l’osservazione di cielo e mare che si incontrano suscitano in ognuno di noi? Gli animi più romantici potranno parlarne per ore, ma c’è chi esprime ciò che prova attraverso l’arte, come nel caso di Salvatore Bartolomeo.
Nella mostra antologica “Il Mare e altri racconti. Archeologia della Memoria” si potrà ripercorrere l’evoluzione di una coerente ricerca artistica nell’ambito della pittura informale che, l’artista formiano porta avanti sin dalla metà degli anni ’70.
In esposizione presso il punto IAT del Comune di Formia si potrà ammirare una raccolta di acquerelli su carta nei quali cielo e mare si lambiscono quasi confondendosi e ci parlano di profonde lontananze di luce. I lavori, realizzati tra gli anni ’80 e oggi, si configurano come degli ‘affreschi ritrovati’, che instaurano un dialogo tra il passato, in parte perduto, e il presente. Infatti il tempo è un tema centrale della ricerca artistica di Salvatore Bartolomeo, tanto da poter ritenere le sue opere come tessere di un unico grande ‘mosaico’ a esso dedicato.
La mostra rientra nell’ambito della rassegna “Sentieri d’Arte 2024” promosso dall'associazione culturale Koiné in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e al Turismo del Comune di Formia.
L’appuntamento
La mostra sarà inaugurata mercoledì 10 aprile alla presenza di Marcello Carlino e dell’artista, ma sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.00 fino al 21 aprile.
Cenni biografici: Salvatore Bartolomeo (Formia, 1946) ha compiuto gli studi di Architettura presso le università di Firenze e di Roma. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero come: Roma, Padova, Firenze, Modica, Bari, Milano, Livorno, Formia e Gaeta oltre che a Berna, Salisburgo, Dublino, San Pietroburgo e Ballinskelligs (Irlanda). Ha ideato e diretto con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per il Lazio Performance multimediali nei siti archeologici del Museo di Formia e negli Scavi di Sant’Erasmo. È inoltre intervenuto con installazioni sonore e visive nei Criptoportici di Formia, nel Cisternone Romano, nella Tomba di Cicerone a Formia, nel Museo Archeologico di Sperlonga e nel Museo di Terracina. Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Sebastiano Conca (XIV edizione del Porticato Gaetano). Dal 2011 si è dedicato prevalentemente a installazioni multimediali (Archeologie Divaganti) in siti archeologici del territorio laziale con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Lazio.