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Rifiuti, Cirilli risponde al Pd: “Accuse per aumentare consensi”

Lapidario il commento del vice sindaco che interviene nella querelle su Latina Ambiente: "Da una parte si lavora per cambiare le cose, dall'altra si getta fango per confondere"

Forse tutto quello che il Pd vuole è creare disagio allo scopo di raccogliere firme. È un atteggiamento irresponsabile e fazioso che respingiamo al mittente e che non asseconderemo”.

Con queste parole il vice sindaco e assessore all’Ambiente Fabrizio Cirilli getta benzina sul fuoco e risponde al capogruppo del Pd Giorgio De Merchis, fomentando ancora di più la questione Latina Ambiente. Il partito di maggioranza viene accusato di utilizzare comunicati stampa e giornali come strumenti demagogici per portare acqua al proprio mulino, invece di porsi in maniera costruttiva davanti ad un problema che da anni affligge la città e da subito messo in cima alle priorità da parte dell’amministrazione.
Cirilli snocciola una per una quelle che sembrerebbero apparire come delle contraddittorietà in seno al Pd che “denuncia tutto e il contrario di tutto”, tra cui anche l’annoso problema dei rifiuti da mesi stipati sui cigli della strada opponendosi però alla proposta dei quattro cassonetti che eliminerebbero i mucchi di spazzatura. “Propongono la raccolta porta a porta su tutta la città - si legge nel comunicato del vice sindaco -, omettendo che la proposta è stata fatta e incentivata da noi sin dall’inizio, ma fanno orecchie da mercante quando si solleva il problema che se prima i palazzi ad alta intensità abitativa non vengono dotati, attraverso idonei strumenti urbanistici, di locali o spazi idonei a questo tipo di raccolta, si andrebbe incontro allo stesso disagio e degrado che oggi vediamo con i sacchetti affianco ai cassonetti”.

Non meno importante, secondo Cirilli, è la questione dei rapporti che legano il Comune e Latina Ambiente; stando alle parole di De Marchis, infatti, il Pd sarebbe pronto a dare inizio ad una raccolta di firme per sciogliere l’azienda che gestisce il settore rifiuti. Altra palese incoerenza per la maggioranza dal momento che proprio il più importante partito dell’opposizione aveva contro alla delibera per lo scioglimento di una parte dell’azienda, e cioè quella legata al servizio della riscossione e bollettazione della Tia.

Ora la palla passa di nuovo al Pd che, secondo Cirilli, “dovrebbe avere il coraggio e la correttezza di accettare che le percentuali di raccolta differenziata raggiunte ad oggi, passano anche attraverso il degrado dei sacchetti posizionati affianco ai bidoni, per cui anche se inizialmente il posizionamento dei cassonetti per la differenziata dovesse ritoccare queste percentuali, è responsabilità di ognuno capire che quello costituirebbe il dato reale da cui partire per poter andare avanti e migliorare, con un sistema, che oltre alla differenziata, garantisce anche livelli di pulizia e di qualità del servizio”.

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