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Rifiuti, Pd: “Oltre la discarica con differenziata e impianti di trattamento”

La questione arriva in Consiglio. Il capogruppo De Marchis: "Necessario dare risposte concrete e reali alla popolazione. Dall'amministrazione sono demagogia e propaganda"

Arriva in Consiglio comunale la delicata questione della salvaguardia delle aree agricole che si estendono nei pressi della discarica di Borgo Montello. Dopo la presentazione delle norme dei giorni scorsi nella prossima si discuterà l’“adozione di una norma di salvaguardia delle aree agricole contermini siti di discarica ricadenti nel Prg del Comune di Latina”.

Un dibattito che sembra non convincere il capogruppo del Pd, Giorgio De Marchis, “tutto da comprendere e da interpretare - commenta - visto che non si riesce a capire in che modo potremmo salvaguardare la zona agricola che non è oggetto di variante urbanistica. Se l’obiettivo è quello di valorizzare la vocazione agricola oppure di impedire l’ampliamento della discarica, allora appare con chiarezza che nessuna norma di salvaguardia varata da un Comune potrà impedire l’ampliamento della discarica deciso a livello regionale. Per l’ennesima volta il Comune di Latina offre la risposta sbagliata al problema della gestione del ciclo dei rifiuti, privilegiando la via della demagogia e del populismo a quella della soluzione reale e concreta dei problemi”.

“Fino a oggi quelle aree hanno avuto una destinazione agricola – spiega il consigliere comunale del Partito Democratico -, ma in virtù delle disposizioni legislative nazionali e regionali, sovraordinate nelle fonti del diritto ai provvedimenti comunali, sono stati autorizzati diversi ampliamenti senza tener conto della destinazione urbanistica del territorio. Sarebbe bastato questo per far capire ad amministratori attenti che non è sufficienti la piantumazione di alcuni alberi per impedire l’ampliamento della discarica”.

“Questo approccio superficiale degli amministratori di Latina è molto preoccupante – aggiunge De Marchis - perché lascia intendere che non esiste alcun tipo di protezione politica del territorio da parte di una classe dirigente che non ha ben chiaro il quadro della problematica e soprattutto le decisioni reali da assumere.  Pensiamo invece che sia necessario dare una risposta concreta alla popolazione – continua il capogruppo del Partito Democratico - per arrivare a quello che tutti ci aspettiamo, ovvero il superamento della discarica di Borgo Montello, essendo realisti senza creare false illusioni, con il suo notevole ridimensionamento (80/90%)”.

“Le direttrici lungo le quali bisogna muoversi sono chiare da tempo – spiega De Marchis -, bisogna solo applicarle. Imponendo, in primo luogo, l’adozione di politiche di raccolta differenziata a tutti i Comuni della provincia, compreso il Comune di Latina, che da anni è al palo, fermo tra il 25 e il 30%. In secondo luogo avviando di concerto con l’amministrazione provinciale, che fino a oggi ha sempre impedito alcuni processi, la realizzazione degli impianti di trattamento per l’indifferenziato e per l’umido. A tutela della provincia di Latina i piani rifiuti regionali predisposti dall’amministrazione Marrazzo e confermati dall’amministrazione Polverini non prevedono alcun impianto per la termovalorizzazione e pensiamo che questa scelta debba essere confermata anche dal nuovo governo regionale. In questa direzione ci impegneremo a porre il tema al candidato presidente del centrosinistra Nicola Zingaretti”.

“È chiaro, quindi, che non servono norme di salvaguardia – conclude Giorgio De Marchis - o almeno non servono al fine della riduzione della discarica. Per arrivare a chiudere il ciclo dei rifiuti e a eliminare la discarica serve un cambio di mentalità associandolo alla realizzazione di impianti per il trattamento dei rifiuti e all’incentivazione della raccolta differenziata. L’esatto contrario, cioè, della filosofia portata avanti fino a oggi dal centrodestra provinciale capitanato dal presidente Cusani”.

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